Non si tratta più solo di una partita di calcio. Le battaglie culturali vanno combattute con fermezza
MERET. Un secondo appena e Icardi scaraventa da centrocampo una palla che s’incastra tra la traversa e le mani di Meret. Una paura a freddo per il giovane pipelet con pigiama verde. Un altro spavento molto più tardi: il solito Maurito s’avventa sulla pelota, Meret si butta, Albiol gli allunga il pallone e lui va a vuoto, Icardi tira a colpo sicuro ma c’è l’Uomo Nero che salva sulla linea. Ultima annotazione, prima del ferale gol interista: una parata all’84’, sempre su Icardi, che stavolta colpisce di testa – 6
Attento già dal primo secondo di gioco, anche se il tiro di Icardi lo ha lasciato allibito – 6
CALLEJON. Il diabolico Re Carlo lo inventa terzino destro al posto del faticatore albanese. Il tempo di un paio di chiusure su Perisic che l’infortunio del Capitano lo riporta nel suo ruolo naturale. In ogni caso accumula chilometri in una partita in cui il Napule varia tante volte la sua costruzione offensiva. Due le cose notevoli: una palla al centro al 16’ e un tiro al 66’ che Handanovic respinge – 6,5
Era bello vederlo terzino, c’era un gran bel movimento – 6,5
ALBIOL. Qualche cappellata se la poteva risparmiare, come quando s’appisola subito dopo il salvataggio di KK su Icardi (vedi alla voce Meret) e regala un pallone all’attacco nerazzurro. Per il resto combatte e soffre: Icardi vale per due e tiene impegnati allo spasimo sia l’Ispanico sia l’Uomo Nero, che arginano come possono – 6
Sul finire del primo tempo, soprattutto, si addormenta di brutto – 6
KOULIBALY. Un’altra partita mostruosa per l’Uomo Nero, per ottanta minuti però. Nel primo quarto d’ora il pressing interista è una tortura e KK se la prende con lo spaesato Insigne. Indi una sequenza impressionante di chiusure e salvataggi. Non solo: conferma la vocazione a leader assoluto della squadra sfondando in avanti più volte. Tutto questo per ottanta minuti. Poi Mazzoleni lo ammonisce per un fallo su Politano e lui fa la più plateale delle ingenuità: lo applaude. Che tradotto vuol dire: “Questo stadio di me…a mi sta insultando dal primo minuto e tu non hai fatto niente e adesso mi ammonisci pure”. Al nostro amato Kalidou, cara Ilaria, va tutta la nostra comprensione ma non si reagisce così. I nervi, nel calcio, non hanno mai giustificazione. Anche perché la sua espulsione conduce alla sconfitta – 5
Con quello che è successo, ormai, la prestazione (straordinaria) di KK passa, per me, in secondo piano. Dovrei scrivere un trattato di sociologia, antropologia e diritti civili e non credo sia questa la sede più opportuna. Non è più solo calcio e non mi sento di dargli un voto, comunque – sv
MARIO RUI. Mariotto il Lusitano torna e fa tante cose belle, tranne l’ultimo passaggio. All’ennesimo cross telefonato viene voglia di prescrivergli una Tac per capire e vedere cos’ha in testa. O forse è solo questione di piedi – 6
Nel primo tempo non fa che sbagliare distratto e chiamare KK a metterci una pezza. Nel secondo tempo va un po’ meglio, al netto della storia dei cross – 6
GHOULAM dal 78’. Senza voto
Sv
ZIELINSKI. Come con la Spal, gioca a strappi, senza continuità. E questo pesa non poco sulle difficoltà della linea mediana a produrre gioco o a innescare i compagni. Al novantesimo o quasi potrebbe ritornare il nostro salvifico San Piotr ma Asamoah prende il posto di Handanovic. Che ciorta – 6
Non pervenuto nel primo tempo: credo tocchi una palla soltanto. Nel secondo tempo più presente – 5
ALLAN. Senza la presenza fisica di un play, dopo la sostituzione di Hamsik, si prende troppe responsabilità e la sua infallibilità crolla miseramente. Forse il vero rompicapo del Napule di Re Carlo è questo: chi far giocare al fianco di Allan, chi è il più indicato? – 5
Al 1’ minuto strappa la palla a Icardi, poi non combina granché. Il secondo tempo inizia malissimo: nei primi 10’ commette un’incredibile quantità di errori che mettono in difficoltà continuamente i suoi compagni – 5
HAMSIK. Esce dopo venti minuti: s’infortuna dopo aver perso una palla pericolosissima – senza voto
Il suo infortunio mette fine all’esperimento di Callejon terzino. Peccato – sv
MAKSIMOVIC dal 24’. Perisic non passa nemmeno con lui. Il Corazziere Serbo sta diventando uno dei simboli del camaleontismo ancelottiano – 6
Mi è piaciuto molto – 6,5
FABIAN RUIZ. Al solito le sue giocate sono preziosi merletti. Lì in mezzo è l’unico che osa con coraggio, senza ributtarla all’indietro: le sue aperture sono sempre imprevedibili – 6,5
Mai scontato quando tocca palla. Ieri era forse quello che la faceva girare meglio – 6,5
INSIGNE. È completamente fuori sincrono rispetto ai compagni. Fasi del genere capitano in una stagione. Poi ci si mette anche Keita e arriva il rosso. Passerà (almeno lo speriamo) – 4,5
Inguardabile – 4
MILIK. Due palle giocabili da centravanti: una la spreca con un tiraccio, al 10’; l’altra la gira male di testa al 40’ – 5
Lasciamo perdere – 4,5
MERTENS dal 70’ – Nell’azione che porta al quasi gol di Zielinski c’è anche il suo piede – 6
Annoterei solo quello – 6
ANCELOTTI. Il Napule ha i nervi fragili, ha ragione Max cara Ilaria. Questione di testa nei momenti topici, come già visto nella partita decisiva di Champions con il Liverpool. È un difetto antico, che il sarrismo non solo non ha corretto ma ha pure accentuato. Re Carlo fa bene a proteggere e tutelare KK, ma i nervi vanno curati – 5
E le partite vanno sospese. Ha denunciato il razzismo sui campi e l’ho visto molto vicino a Dio, quando lo ha fatto. Poi, però, c’è il passo successivo, ed è un passo tutto culturale. Dopo tre richieste di sospensione ti devi chiamare i tuoi dal campo e accettare ciò che viene dopo, che sia anche perdere una partita. È così che si vincono le guerre. Per il resto, Fabrizio, mi risulta difficile commentare qualcosa che non è più una partita di calcio, con tutto quello che è successo dentro e fuori dallo stadio. Il leader calmo, però, non mi è piaciuto. Troppo poco calmo come la sua squadra – 5
ARBITRO MAZZOLENI. In un modo o nell’altro trova sempre il modo di condizionare le partite – 4
In cosa l’ha condizionata, questa? Ha forse instillato lui il germe della crisi di nervi nei nostri? L’unica cosa che gli si può rimproverare è di aver peccato di umanità nel caso di Koulibaly: l’espulsione la si poteva evitare. Ma da qui a dire che la partita l’abbiamo persa per questo, ci passa il razzismo del mondo intero – 5