Si allarga lo strappo tra Malagò e il Governo: «Dalla mattina alla sera, con quattro righe nella Finanziaria, è stato ucciso il Coni».
Guerra totale
Continua lo scontro tra il Coni e il Governo. Dopo lo strappo di ieri, il numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò ha attaccato duramente il testo proposto dal sottosegretario leghista Giorgetti. Le sue parole ad un evento al Foro Italico: «Dalla mattina alla sera, con quattro righe nella Finanziaria, è stato ucciso il Coni. Toni troppo alti? Il documento ufficiale del mio mandato è tutt’altro che un atto fuori luogo. Da tutte le parti si è ribadito l’invito, la speranza e il diritto-dovere di andare al dialogo. Valutate voi se sono stati in proporzione meno o di più rispetto alla gravità del problema e dei fatti accaduti, peraltro non avvertiti e comunicati».
Le dichiarazioni di Malagò sono state raccolte dalla Gazzetta: «Immaginiamo che ti ritrovi completamente stravolto e snaturato in quello che sono le funzioni demandate dalla legge dalla mattina alla sera. Si fa fatica a trovare qualcuno che reagisca in maniera più educata e corretta di quanto è stato fatto. Sfido io: non c’è stata una parola che sia stata volgare. C’è un rispetto assoluto per le istituzioni. Se il testo entrerà in vigore nel 2020 mi farò da parte dopo Tokyo. Ma finché c’è vita c’è speranza».