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Mancini ct dell’Italia, trovato l’accordo per la rescissione con lo Zenit

Mancini rinuncia al faraonico contratto in Russia (24 milioni lordi in due anni), firmerà con la Figc per due stagioni. Intanto, pista-Zenit per Sarri?

Mancini ct dell’Italia, trovato l’accordo per la rescissione con lo Zenit

Il successore di Ventura

Otto mesi dopo la clamorosa eliminazione dal Mondiale, la nazionale italiana ha il suo nuovo tecnico. Secondo le ultime indiscrezioni, è caduto l’ultimo muro per concludere l’approdo di Roberto Mancini sulla panchina azzurra. Il tecnico dello Zenit e il club russo sembrano aver trovato l’accordo per la rescissione anticipata del contratto. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport e da Sportmediaset, Mancini rinuncerà a tutti gli stipendi (circa 24 milioni di euro lordi nei prossimi due anni) pur di accettare la corte della Federcalcio.

Lunedì ultimo vertice a San Pietroburgo, poi partenza per l’Italia e firma sui contratti che legheranno Mancini all’Italia fino a Euro 2020. Due stagioni totali di lavoro per quattro milioni di euro netti. Esordio ufficiale il prossimo 28 maggio, a San Gallo in Svizzera. Purtroppo, l’amichevole contro l’Arabia Saudita sarà di preparazione ai Mondiali solo per i nostri avversari.

Detto questo, si apre un’altra opzione per Sarri. Lo Zenit, da tempo, fa parte della lista di club potenzialmente interessati al tecnico del Napoli. Che, ricordiamo, è ancora in dubbio per il suo futuro e solo la prossima settimana incontrerà De Laurentiis per verificare insieme il rinnovo del contratto e la pianificazione per la prossima stagione. Vedremo se la nuova traccia che porta a San Pietroburgo potrà cambiare qualcosa anche per la panchina del Napoli.

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