Aurelio De Laurentiis non ha parlato, Sarri ha scelto di occuparsi solo delle cose di campo. E allora il Napoli è scomparso, politicamente, nel momento più importante della stagione.
Le parole di Antonello
Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato pochi minuti fa del caso Orsato. Di Inter-Juventus, della direzione dell’arbitro vicentino. Termini duri, forti, «due pesi e due misure» è la parte più significativa di un intervento atteso e che non ha deluso le attese. Cosa che invece sta succedendo a Napoli, con il Napoli. O meglio: non sta succedendo proprio nulla, ed è questo il problema.
Un discorso di comunicazione
C’è un assordante silenzio societario rispetto a una situazione che ha riguardato direttamente la squadra azzurra. Aurelio De Laurentiis è un presidente di calcio, e in certi momenti i presidenti di calcio devono far sentire la propria voce. Come Antonello, appena qualche minuto fa. Come Andrea Agnelli, che subito dopo la fine di Real Madrid-Juventus era già davanti ai microfoni di Mediaset per attaccare tutto ciò che riconducesse agli arbitri europei. Non vogliamo arrivare a Buffon, la sua intervista è una pietra miliare nella storia negativa del giornalismo calcistico. Giusto che non parlino i calciatori, giusto che non si esprimano gli allenatori – l’ha spiegato Sarri ieri, e noi siamo d’accordo con lui.
Ci sembra giusto che il presidente del Napoli, però, possa richiedere a gran voce che il Napoli venga tutelato di più. Lui o una figura istituzionale del club – che nella realtà non esiste ma questo non è il luogo né il momento di approfondire questo punto -, non farebbe differenza. Il Napoli è passivo e in certe situazioni non può essere la scelta giusta. Dal punto di vista funzionale, più che etico, ma neanche questo è un punto importante in questo momento.
L’amaro in bocca
Il Napoli, molto probabilmente, ha perso lo scudetto dopo una partita dall’arbitraggio discusso e discutibile. Dopo una gestione controversa di una partita complicatissima, dopo una prestazione disciplinare contestata persino dai quotidiani di Torino (4,5 per La Stampa, 5 per Tuttosport). Ed è assurdo che non ci sia una minima protesta dopo un arbitraggio di cui si parlerà per anni. Poi la squadra di Sarri ha perso a Firenze. Non è questo il punto. Il punto è la scomparsa del Napoli nel momento politico più importante della stagione. Imperdonabile oltre che incomprensibile.