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Napoli, bilancio in positivo per 66 milioni: è l’utile più alto mai realizzato da un club italiano

Napoli, bilancio da record su base annuale e nella storia del calcio italiano. Gli utili sono dovuti alle plusvalenze e all’aumento dei ricavi.

Napoli, bilancio in positivo per 66 milioni: è l’utile più alto mai realizzato da un club italiano

L’articolo del Sole 24Ore

Da una settimana si susseguono articoli sul bilancio del Napoli, sulla condizione economica del club riferita all’ultima stagione calcistica. I numeri sono eccellenti, più o meno concordi, dalle prime indiscrezioni di Milano Finanza fino a quelli di Calcio&Finanza. Anche il Sole 24Ore, questa mattina in edicola, conferma le cifre circolate negli ultimi giorni: «Effetto Higuain per il Napoli Calcio vale un utile netto pari a 66,6 milioni di euro nel bilancio dell’esercizio concluso il 30 giugno 2017. È il profitto più alto mai realizzato da una società di calcio in Italia. In Europa svetta l’utile netto di 146 milioni di sterline realizzato dal Manchester United nel bilancio al 30 giugno 2013».

Il pezzo del quotidiano economico più importante d’Italia si sviluppa intorno alle motivazioni e alle dinamiche economiche alla base di questo risultato: «Il maxi-profitto è stato generato soprattutto dalla cessione di Gonzalo Higuain alla Juventus al prezzo di 90 milioni. La vendita ha generato una plusvalenza lorda di 86 milioni per il club partenopeo rispetto al valore di carico residuo del giocatore. In totale le plusvalenze sono state pari a 104,4 milioni. L’altra operazione di rilievo è stata la vendita di Manolo Gabbiadini al Southampton per 16 milioni, con una plusvalenza di 13,7 milioni. L’utile prima delle tasse è stato di 100,69 milioni. Il club ha accantonato 34,1 milioni per imposte sul reddito».

Numeri record

Si tratta di un primato storico per il calcio italiano, quindi anche di un primato stagionale: «La società presieduta da Aurelio De Laurentiis ha superato anche i maxiprofitti realizzati dalla Juventus nel bilancio al 30 giugno 2017, pari a 42,6 milioni netti e 58,4 milioni prima delle tasse».

La crescita dei ricavi, ma anche dei costi: «Un aumento da 144,2 a 203,68 milioni, il record per il Napoli, 19mo nella classifica dei ricavi stilata da Deloitte nella Football Money League, che attribuisce al Napoli un fatturato di 200,7 milioni. Questo è il giro d’affari calcolato senza le plusvalenze da calciomercato. Una voce che impropriamente diverse squadre includono nel fatturato, tra queste il Napoli e la Juventus. Il costo del personale è aumentato da 85,2 a 101,6 milioni e incide per il 50% sui ricavi. Nell’esercizio sono stati investiti 140,6 milioni per l’acquisto di calciatori (50,3 milioni nella stagione precedente): i più costosi sono stati Arkadiusz Milik dall’Ajax (32 milioni) e Nikola Maksimovic dal Torino Fc (26 milioni)».

La destinazione degli utili

Il Sole scrive che l’utile è stato accantonato a riserva. In questo modo, il patrimonio contabile del Napoli è salito da 56 a 122,6 milioni. Nessun dividendo per la famiglia De Laurentiis, ma «un forte aumento dei compensi per gli amministratori, pari a 4,45 milioni lordi, il quadruplo rispetto all’anno precedente (1,025 milioni). Un montepremi ripartito fra De Laurentiis, la moglie svizzera Jacqueline Baudit; i tre figli, Edoardo, Valentina e Luigi; infine il manager di fiducia e a.d. del Napoli, Andrea
Chiavelli».

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