Terzino destro in grado di giocare anche a sinistra, potrebbe essere l’alternativa “temporanea” a Mario Rui e il futuro co-titolare di Hysaj.
Il nome caldo
Sime Vrsaljko riempie ormai quotidianamente (anzi, ora per ora) la nuova cronaca di calciomercato del Napoli. Noi del Napolista, che in estate abbiamo segnalato a più riprese come il ruolo del terzino destro fosse quello da “coprire” (insieme al portiere di riserva) a livello numerico e qualitativo, non potremmo essere più contenti in caso di conferme in merito a questa trattativa. Perché Vrsaljko significherebbe un certo numero di cose, che passiamo ad elencare.
Intanto, cosa fondamentale: ecco l’alternativa che serve per Mario Rui. E sarebbe anche un’alternativa “giusta” dal punto di vista temporale, perché limitata nel tempo. Ci spieghiamo: come Hysaj, Vrsaljko nasce (ed è) terzino destro. Però sa giocare anche a sinistra. Arriverebbe a Napoli con la patente di uomo di copertura rispetto a Mario Rui, in attesa di Ghoulam. Con Hysaj e Maggio a destra.
Poi, dopo, scatterebbe il secondo significato del suo acquisto. Ovvero, il (benedetto) doppio upgrade degli slot difensivi del Napoli. Un calciatore che “scalerebbe” a destra come co-titolare di Hysaj, con qualità di poco inferiori – se non pari – a quelle dell’albanese. Insomma, un terzino destro di ruolo, più congeniale di Maggio rispetto al gioco di Sarri e con un valore assoluto più alto.
Un vecchio amico
Scrivemmo così su Vrsaljko, era maggio del 2016. Un’era calcistica fa:
L’acquisto di Vrsaljko rappresenterebbe una vera e propria new way per il mercato del Napoli. L’introduzione di un concetto di riserva che, scorrendo l’organico azzurro, esiste solo ed esclusivamente nell’alternanza tra Insigne e Mertens. Cioè, due calciatori potenzialmente titolari e sempre interscambiabili tra di loro. Certo, cambia qualcosa con uno al posto dell’altro. Non sono giocatori cloni, identici. Però, la differenza di qualità sta solo nel giudizio soggettivo e nelle preferenze di ognuno di noi. Nella realtà, seppure dovesse esserci, sarebbe minima.
Vrsaljko a Napoli amplierebbe questo concetto anche al ruolo di terzino destro, offrendo un’alternativa praticamente di pari livello a Hysaj. Un ruolo che, per età e caratteristiche tecniche, non può più essere più ricoperto da Christian Maggio. Pur con tutto il rispetto e la gratitudine del caso. Il Napoli, con l’inserimento del croato, si avvicinerebbe molto a quel concetto di “due uomini per ruolo” che in qualche modo rappresenta la politica di organico di una grande squadra. Due calciatori ugualmente titolari nello e per lo stesso ruolo, con la possibilità di alternarli senza perdere in rendimento e qualità.
Qualcosa è andato storto
Scrivemmo quel pezzo quando si era abbastanza certi dell’arrivo a Napoli del terzino croato – a proposito, ieri sera titolare con la nazionale vatrena nell’andata dello spareggio mondiale. Poi le cose sono andate diversamente. Noi siamo rimasti con Hysaj e Maggio. Il buon Chrisian ha sempre risposto presente, ma a giugno sarà in scadenza. E avrà già compiuto 36 anni. Vrsaljko ha invece scelto l’Atletico Madrid. E si è bruciato, perché evidentemente non era ancora pronto. A certi livelli, a questo tipo di concorrenza.
Ecco, c’è qualcosa che è andato storto. Vrsaljko arriva in Italia, al Genoa, e poi emigra al Sassuolo. Upgrade controllato ma continuo, deciso, gioca benissimo con i neroverdi e disputa anche gli Europei. A 25 anni, è un terzino ricercato e appetito. Sceglie Simeone, ma Simeone non sceglierà lui. Quest’anno, sei presenze in tutto. L’anno scorso, 21 da titolare e 25 totali. Il titolare dell’Atleti, su quella fascia, è Juanfran. Ci si mettono anche gli infortuni, salta tutta la parte finale della stagione. Forse sarebbe andata diversamente, forse no.
Fatto sta che oggi Vrsaljko è un giocatore che ha bisogno di una scossa, di darsi e dare una scossa. Che, probabilmente, deve fare un passo indietro per poterne fare due avanti. E allora si parla di nuovo di Napoli, un Napoli in emergenza sulle corsie difensive e che ha comunque da sopperire all’infortunio di Ghoulam. Sarebbe un incastro perfetto. Per i discorsi che abbiamo fatto prima, per il presente e per il futuro. Certo, parliamo comunque di un calciatore da verificare. Che, al momento, ha avuto un impatto importante al Sassuolo e non all’Atletico Madrid. Che gioca da titolare in una nazionale importante, certo. Sull’altro lato della difesa, però, il titolare è Strinic.
Il racconto di questa trattativa spiega che siamo alle prime schermaglie, e che l’Atletico in realtà non sarebbe felicissimo di dar via un calciatore non pienamente valorizzato. Allo stesso modo, però, i Colchoneros torneranno sul mercato a gennaio 2018 dopo lo stop imposto dalla Fifa in estate. Quindi, potrebbero aprirsi scenari nuovi. Noi, memori di quanto successo in passato, ci andiamo piano e con cautela. Al momento, l’ipotesi di un arrivo di Vrsaljko a Napoli è decisamente lontana. Lontana quanto suggestiva, però. Ci piace, inutile negarlo. Vedremo come andrà.