Il prestigioso sito inglese racconta le sei stagioni napoletane di Antonio de Oliveira Filho, per tutti Careca: «Ha retto il confronto con Diego Maradona».
Il meglio della narrativa calcistica
Diverse volte, sul Napolista, abbiamo intercettato These Football Times. Il sito anglofono di narrativa sportiva ha parlato del Napoli con molte accezioni: la storia del Napoli di Sarri e di Hamsik, Zola, Reina, il rapporto tra la squadra e la città. Tanti bei lavori, letture consigliate. Oggi, invece, si parla di Careca (qui). Al modo di TFT, ripercorrendo tappa dopo tappa le sei stagioni azzurre del centravanti brasiliano. Che noi abbiamo anche intervistato, una volta: uno dei nostri pezzi più letti di sempre.
La storia è piena di dettagli e ricordi, c’è un grande spazio riservato alla Coppa Uefa del 1989. Al racconto del doppio confronto col Bayern e della finale contro lo Stoccarda, quattro match in cui l’attaccante col nome da clown (il suo apelido era un omaggio a un pagliaccio della tv brasiliana) fu assoluto protagonista. Vi invitiamo a leggere tutto, perché è una riscrittura importante di una storia che già conosciamo.
L’unica cosa che ci limitiamo a riportare qui è il finale, che ci sembra abbastanza significativo.
La quantità di gol definisce la forza di un attaccante, insieme però al peso specifico di ogni realizzazione. La quarta rete in una partita vinta per 5-0 è assolutamente importante, ma il suo valore impallidisce rispetto a un gol decisivo negli ultimi minuti di una finale europea. Careca ha realizzato tante reti determinanti per il Napoli, e i tifosi del San Paolo lo amavano soprattutto per questo.
Negli anni in cui è stato in coppia con Maradona, il Napoli è diventato una squadra in grado di vincere contro qualsiasi avversario. Se dovessimo scrivere un epitaffio per il tempo trascorso da Careca in maglia azzurra, useremmo questo: “Nonostante abbia giocato vicino a uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, è stato assolutamente in grado di reggere il confronto”.