Il primo ricordo è l’1-1 in Jugoslavia, poi il Mundial, Baggio e tante emozioni. La cosa che più mi ha fatto male è stato vedere i miei due bambini piangere
Ricordo il rigore di Cabrini
Ti voglio bene Nazionale. Prima squadra di cui ho visto le gesta. Troppo difficile vedere il Napoli da piccolo. Il primo ricordo della Nazionale è uno sfuocato 1-1 contro la Jugoslavia. Pari utile per arrivare in Spagna. Ci fanno la solita guerra quando andiamo ad Est sia contro di loro che contro la Romania come sarà in futuro. Poi il Mundial ovviamente. Ricordo esattamente dov’ero e con chi ero per tutti e sette le partite. Con il Brasile ero a Formia. La vidi da solo. Mamma era troppo tesa per guardarla. Nell’incoscienza dei miei sette anni mi sembrò una vittoria normale. Ero avvolto in una bandiera molto più grande di me. Ricordo distintamente il rigore in finale di Cabrini. Mio padre che abbraccia me e mio fratello dicendo che segnava. Ero a digiuno di riti scaramantici. Quell’estate la ricordo come un’unica distesa di bandiere da Fuorigrotta a Gaeta.
Nel 90 Napoli tifò Italia
Nel 90 ero al San Paolo e tifavo Italia. Napoli tifava Italia. Il resto sono sciocchezze. Dispiace che Bergomi addossi le responsabilità della sconfitta al pubblico poco caloroso. Lo zio non conosce la storia. Il San Paolo è stato un amuleto prezioso per il blu Nazionale. Anche nel 1997 portò gli azzurri in Francia. Sempre un play-off. Ricordo distintamente l’agonica Nigeria Italia. Il giorno dopo avrei portato italiano e storia alla maturità del 1994. Il culo di Mussi sul rimpallo. E quel destro di Baggio che fu una vera salvezza. Sempre Baggio 4 anni dopo, stesso piede, ma destino diverso. Sarebbe stata una coltellata indimenticabile per i “cugini” francesi che ebbero bisogno di ospitare un mondiale, dopo ben due edizioni saltate di seguito.
Caressa e Bergomi
Poi Moreno. Un’improbabile sconfitta. Ma si sa. Che quando c’è la Nazionale di mezzo se c’è qualcosa che può andar male, ci va. Poi arriva il 2006. In pieno scandalo. Con un movimento, che aveva un’immagine pessima. L’anno stessa di oggi più o meno. Poi le dieci volte di Caressa con “Totti Totti Totti Totti Totti Totti Totti Totti Totti Totti”. Poi solo Fabio Grosso. Semifinale e finale. Gli ultimi due mondiali sono stati pura sofferenza. L’andamento è lo stesso che va dal 38’ al 58’. Mondiale. Due primi turni ed una mancata partecipazione.
I miei due bambini hanno pianto
La cosa che più mi ha fatto male, ieri sera, è stato vedere i miei due bambini piangere per questa mancata partecipazione. Mi sono sentito impotente dinanzi a tanta tristezza. Ma è lo sport. Un giorno quelle saranno lacrime di gioia. Speriamo questo sia il vero punto da cui ripartire. Si sono persi 11 anni dopo Berlino. Mantenendo sempre un sguardo rivolto al passato. Cercando di mantenere con i cerotti tutti i reduci ancora un minimo spendibili sul campo. Adesso basta. Ci vogliono quelli nati dal 1990 in poi. Ci vogliono i millennials, che abbiano la fame per voler scrivere nuove pagine di una storia gloriosa.
W la Nazionale