Primo tempo complesso, poi Insigne apre il parco divertimenti e il Napoli straripa. Qualificazione ancora possibile, ma servirà la vittoria del City.
Napoli-Shakhtar, ripresa da sogno: segnano Insigne, Zielinski e Mertens. Champions onorata, soprattutto nel secondo tempo. Ora servirà vincere in Olanda e sperare che il City batta lo Shakhtar. Difficile, ma non impossibile.
Il primo tempo
Una partita equilibrata, tra due squadre che giocano molto (e benissimo) a calcio. Lo Shakhtar tiene il campo e il pallone con grande personalità, mette in difficoltà il palleggio del Napoli con il palleggio. Due occasioni per la squadra di Sarri, con Callejon dopo pochi secondi e con Insigne con un gran tiro a giro, deviato da Pyatov. Sono prove generali. Gli ucraini hanno chance grosse, con Taison dopo pochi secondi e poi con Marlos. Per il resto, partita di tennis, colpo su colpo, azione su azione. Napoli che sembra lento e spento. Tutto cambierà.
La ripresa
Il Napoli alza l’intensità, ma questa è la Champions. Serve il colpo. Lo piazza Insigne, con un tiro a giro favoloso. Altra telefonatina a Ventura. Da lì in poi, la partita e lo Shakhtar non esistono più. Il Napoli mette la squadra di Fonseca all’angolo, gli assesta un colpo con Mertens e Zielinski che rubano il pallone a Pyatov. Palla alta, ma è il segnale dell’inferno. Subito dopo, altro duetto Zielinski-Mertens. Rete, 2-0 e andrebbe già bene così. Manca da un po’ il gol di Mertens, arriva di testa sugli sviluppi di angolo. Albiol, Pyatov, tocco sotto misura. Finisce qui, la serata che serviva.