Non ci sarà il “congelamento” della cifra in caso di disavanzo, i milioni in più saranno destinati a un fondo per eventuali retrocessioni di club “con anzianità”.
Il nuovo statuto della Lega
La pubblicazione del nuovo statuto della Lega Serie A riscrive anche l’istituzione del paracadute per le squadre retrocesse. Per la stagione in corso, resteranno in vigore le regole precedenti, che prevedono la distribuzione di una quota di 60 milioni alle tre retrocesse in base all’anzianità in Serie A. Parte di questa cifra non è riconosciuta in caso di immediato ritorno nella massima serie (il caso del Verona, per esempio), e viene poi ripartita ai club classificati tra il quarto e il diciassettesimo posto in Serie A.
Ora, come riporta Calcio&Finanza, questi parametri sono stati riscritti. Dalla prossima stagione, le “future retrocesse” saranno divise in tre fasce: «Le “Società di fascia A” sono quelle che retrocedono in Serie B dopo aver militato in Serie A per una sola stagione sportiva (società neopromosse); le “Società di fascia B” sono quelle che retrocedono in Serie B dopo aver militato in Serie A per due stagioni sportive anche non consecutive nelle ultime tre compresa la stagione al termine della quale è maturata la retrocessione dalla Serie A; le “Società di fascia C” sono quelle che retrocedono in Serie B dopo aver militato in Serie A per tre stagioni sportive anche non consecutive nelle ultime quattro, compresa la stagione al termine della quale è maturata la retrocessione dalla Serie A».
Fondo paracadute
Alle squadre che apparterranno alla prima categoria, saranno riconosciuti 10 milioni; a quelle della Fascia B e delle Fascia C, invece, saranno riconosciuti rispettivamente 15 e 25 milioni. Qualora la somma superasse i 60 milioni complessiva, il regolamento resta inalterato: riduzione proporzionale della quota di ogni club. La novità riguarda il mancato “congelamento” dell’eventuale cifra reddituale. Non andrà agli altri club di Serie A, ma andrà a formare un fondo paracadute per le future retrocesse. Nel caso in cui tre club “con anzianità” dovessero retrocedere, non ci sarebbe quindi necessità di abbassare le quote, in quanto ci sarebbero le risorse per raggiungere i 75 milioni dovuti secondo Statuto.