L’Inter è stata “punita” lo scorso anno dalla Uefa, ma è rientrata con sotterfugi ad arte della cifra necessaria ad evitare nuove sanzioni.
La verità sul Fair Play finanziario
Non è che questa volta ci avevamo creduto e siamo stati disattesi. Anche perché l’Inter è stata effettivamente punita dal Fair Play Finanziario nella scorsa stagione (rosa ridotta in Europa League) e quest’anno è stata effettivamente costretta a cedere dei calciatori. Il problema è che quest’ultimo passaggio può essere facilmente “taroccato”. Ed è stato taroccato, ma non nel senso di imbroglio. Nel senso di sotterfugio perfettamente legale. Basta leggere nomi e cifre dei calciatori che i nerazzurri hanno ceduto per pareggiare i 30 milioni in plusvalenze necessari a rispettare il voluntary agreement con la Uefa. Li elenca la Gazzetta: Banega, Carpari, Miangue, Dimarco, Eguelfi. Totale 29 milioni. Sì, avete letto bene.
Questo il dettaglio delle compravendite: Ever Banega al Siviglia (9 milioni), Miangue Senna al Cagliari (3,5 milioni), Federico Dimarco al Sion (2 milioni) e Fabio Eguelfi all’Atalanta (1,5 milioni). Niente sacrifici per Perisic, Murillo, Miranda, Brozovic. Insomma, i big. Solo che poi Skriniar arriverà dalla Sampdoria per una cifra superiore ai 20 milioni. Caprari, insomma, non è altro che una piccola “droga contabile”. O meglio: un sotterfugio, assolutamente legale, per aggirare il fair play finanziario.
Ci saranno anche altre cessioni “laterali”: Biabiany, Ranocchia, Gravillon, Puscas. Robetta, insomma. Poi, dal primo luglio, il possibile via “reale” al mercato. Perché scadranno i termini dell’Uefa, non ci saranno limitazioni e Suning potrà riversare la sua potenza economica. In attesa di nuovi “stop” dell’Uefa. In ogni caso, la Gazzetta scrive di una vera e propria rivoluzione Inter, anche senza i paletti del fpf: Medel e Murillo sono gli indiziati per gli addii.