ilNapolista

Insigne ha aperto il cassetto della gioia, cose belle e meno belle (ma tutte preziose)

Real Madrid-Napoli, la partita non guardata: Insigne fa le cose dei campioni, e realizza il suo sogno. Male Koulibaly, Zielinski, Mertens. E De Laurentiis.

Insigne ha aperto il cassetto della gioia, cose belle e meno belle (ma tutte preziose)

Augurio cinese

Cibo cinese prima della partita. Sarà stata una buona idea? Non lo so, mentre scrivo è quasi mezzanotte e non ho ancora digerito; o si tratta degli spaghetti di soia o del terzo gol del Real, fa poca differenza ho un peso sullo stomaco.

E dire che il tipo del ristorante cinese ci aveva regalato una birra e – però – senza che nessuno accennasse alla Champions ci aveva augurato buona partita. Non voglio sapere per chi tifa il cinese, ma forse la prossima volta non ci andiamo. La prossima volta torneremo a una più rassicurante pizza e, facciamo così, ce la ordiniamo al fischio finale, così che nessuno possa augurarci nulla al di fuori della buonanotte.

Lanciano, Montervino e McMannaman

In ogni caso gli auguri del cinese non ci spaventano, siamo agitati, ma tranquilli tutto sommato. In realtà, siamo emozionati, cioè stiamo per giocare al Bernabéu, ed è bellissimo, infatti a ogni spaghetto di soia che mangio penso al Cittadella, penso al Lanciano, aggiungo un po’ di salsa e penso a Montervino e un po’ mi commuovo, ma rido pure, perché i miei tre amici (sì, quelli del clan degli psicopatici) sono in forma e mi fanno molto ridere.  Ci prepariamo: su uno schermo ci sono Michael Owen e Steve McManaman, pronti a commentare per la tv inglese, dall’altra parte Piccinini e Serena, commettiamo un secondo errore, accantoniamo i fuoriclasse e ci teniamo: “ccccezionale” e socio.

La partita inizia e poi ha tutto quello che succede in mezzo e dopo c’è il finale, che non è ancora la fine.

Cose che mi sono piaciute

L’azione del nostro gol, un’azione da Napoli. Lo strepitoso momento Hamsik che indovina il corridoio per Insigne. La meraviglia dell’istante Insigne. Alla fine abbiamo scoperto che ha calciato da 34 metri, e sì, ha calciato a giro, e sì, lo ha fatto sul palo lungo, e sì, dove Keylor Navas non può arrivare (voi non lo sapete ma ai mondiali del 2014 mi inventai un fratello magazziniere di Keylor: Uribe Navas. Gran personaggio, magari lo utilizziamo per il ritorno). Mi direte che Keylor Navas è stato disattento, vi dirò che è un problema suo, è stato un grandissimo gol.

La corsa di Insigne dopo il gol. Siamo stati tutti bambini. Quella corsa è il momento in cui Insigne – ne sono certo – ha capito che il sogno era uscito definitivamente dal cassetto per realizzarsi a Madrid. Lorenzo Insigne, volevo fare il calciatore e ci sono riuscito.

Il pubblico sugli spalti, tutto il pubblico.

L’azione del gol sbagliato da Mertens nel secondo tempo. Il mio Napoli gioca così.

Diawara e Sarri, li metto insieme. Il secondo per aver fatto giocare un ragazzo di 19 anni a casa Real. Il primo per averci ripagato con una prestazione davvero ottima.

I miei amici per le risate che siamo riusciti a farci anche in una serata, calcisticamente, storta. E per il meraviglioso giro in macchina post match nel quale, non sapendo come sfogarci, ce la siamo presi con Maradona. A caso, ma non troppo. Poi abbiamo cominciato a leggere i tweet sulle dichiarazioni del presidente e ci siamo scordati di Maradona. Ci stavamo buttando in un divieto di transito ma ce ne siamo accorti in tempo.

Gli applausi alla fine.

Le dichiarazioni di Sarri nel post-partita.

Cose che non mi sono piaciute

La partita sottotono di Koulibaly, mi ha fatto dire anche una battuta sul fatto che credesse di essere ancora in Coppa D’Africa, di giocare – cioè – partite di livello inferiore. C’entra in tutti e tre gol de Real. Sbaglia la linea nel primo, va giù troppo presto nel secondo e – soprattutto – d’accordo con Reina e co. non spazza il pallone, regalando la possibilità del terzo gol, che arriva (bellissimo, tra l’altro).

La partita sottotono della nostra fascia destra, anche se Calle qualche buon momento l’ha avuto (vedi assist a Mertens); Hysaj, invece, è stato proprio il peggiore. Mi ha fatto paura.

La partita inconsistente di Mertens; stasera non c’era e se c’era sembrava uno del Barcellona. Molle su tutti palloni, un sacco di passaggi approssimativi e poi il gol sbagliato. (avevo previsto che avremmo avuto poche occasioni, non le abbiamo sfruttate).

Non mi è piaciuto Modric: “Ma che ce l’hai con me?”

Non mi è piaciuto il presidente De Laurentiis, ma che gli è preso, sul serio, ma come si fa? Lamentarsi di chi gioca, dopo aver visto in campo Diawara e Zielinski, due nuovi acquisti se non sbaglio. Lamentarsi, senza nominarlo, della presenza in campo di Mertens, dopo aver detto – ieri, non un anno fa – che è più forte di Higuain. Non mi piace questo modo di fare, anzi – per me – non si tratta di un modo di fare ma di essere. Mi dispiace ma è terra terra, poca cosa. Sarri è stato un signore anche dopo.

Non  mi è piaciuto Zielinski. Troppi errori.

Non mi è piaciuto il fischio finale, volevo giocare ancora un po’ per fare il secondo.

*

È  l’una di notte, è tempo di chiudere il pezzo. Cosa resta di questa partita? Un po’ di amarezza per alcune ingenuità commesse, il terzo gol – soprattutto – è un regalissimo; ma anche cose buone e a quelle mi attacco, ci aspetta il ritorno e sarà un gran ritorno. Mi attacco al mister che sa, e che è venuto a Madrid senza paura, è venuto a giocare, almeno a provarci.

Mi attacco a Insigne che stasera ha fatto una cosa che fanno i campioni: sapere cosa fare ancor prima di pensarlo. Mi attacco ai miei amici che il 7 marzo saranno di nuovo con me e che rendono più sopportabile la sconfitta e mostrano sempre come raggiungibile la gioia.

#IoStoConSarri

#ForzaNapoliSempre

ilnapolista © riproduzione riservata