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Rassegnatevi, le multinazionali dei biglietti on line non le ha inventate De Laurentiis

Monta la polemica per Napoli-Real Madrid. Strano per una città che un tempo era famosa per il bagarinaggio di strada. Ma vuoi mettere? Figli nostri, non multinazionali.

Rassegnatevi, le multinazionali dei biglietti on line non le ha inventate De Laurentiis

Una politica falso-legaristica

Come ampiamente prevedibile, è montata la polemica falso-legalitarista di una parte della tifoseria circa i prezzi di Napoli Real prossimo venturo. Al netto di gestioni sbagliate di singoli casi da parte della Società, la critica di chi invoca la magistratura che indaghi quanto prima su questo famoso bagarinaggio online è degna di un copione dei fratelli Marx.

I siti di rivendita di biglietti hanno una gestione planetaria da anni, non è necessario neppure uscire di casa per conoscerli. Coprono tutti i paesi del globo e pressoché ogni tipo di evento, sportivo e non. Il giro di affari è molto grande, come ovvio che sia per ogni vendita di vendita: all’acquirente viene garantito il biglietto acquistato tramite spedizione con corriere espresso. Altrettanto ovvio che affinché tale garanzia possa esistere, debba essere possibile l’approvvigionamento alla fonte. Non c’è nulla di particolarmente nascosto. Ripeto – non è necessario uscire di casa, basta controllare dalla tastiera di un cellulare.

Esperienze personali (ovvero, La Banda degli Onesti)

Personalmente ho comprato in passato i biglietti degli incontri di Champions e Europa League contro Borussia e Wolfsburg su Viagogo (che infatti ha già disponibili quelli di Napoli Real). Squadre tedesche, tra le più fidelizzate e organizzate del continente. Li pagai il sestuplo e la cosa non mi fece affatto piacere, ma è evidente che ci sia un ricarico se tu pretendi di comprare quando vuoi, possedere il biglietto in un settore specifico dell’impianto e ottenerlo in spedizione in un qualunque luogo del globo a 48 ore dall’inizio di un evento.

Pare strano doverlo ricordare nel duemilasedici, ma tutto ha un prezzo. Pare ancora più strano che, in questi giorni di festa, abbia notato che alcune agenzie di viaggi cittadine vendano a diverse centinaia di euro pacchetti inclusivi di aereo, pernottamento e biglietto garantito per la trasferta di Madrid. Forse i De Laurentiis hanno reso le agenzie di viaggio napoletane delle clandestine stamperie-dépendance di biglietti per lo stadio, seguendo il business model de La Banda degli Onesti? Per quanto, si sa, le multinazionali solleticano sempre più di una agenzia sotto casa la sempre fervida fantasia del complottismo.

L’eccezione

Ciò che invece fa davvero ridere è che si ritenga De Laurentiis l’inventore di questo pur criticabile sistema, il demiurgo del commercio oscuro. Il Presidente del Napoli – che ha venduto biglietti a sette euro per fare un pienone e praticamente regala quelli per la prossima partita di Coppa Italia – deve essere l’eccezione ad ogni regola di mercato. Ha responsabilità su tutto. I prezzi alti dei biglietti, gli stipendi medi cittadini, le infrastrutture, le colonne fecali dello stadio, i centri sportivi non sufficientemente vicini al centro. E il bagarinaggio online.

Roba da commedia dell’arte, se per un attimo, contravvenendo alla nostra memoria selettiva, torniamo all’epoca del nostro amato Maradona, quando lo Stadio San Paolo era l’ombelico del bagarinaggio mondiale per qualche chilometro di raggio. Napoli Juventus con i distinti a 100mila lire nel 1985, trentuno anni fa. C’erano altri presidenti. Galeazzi intervistava il mercato “diciamo così irregolare”. E, al di là di tutto, a fare i bagarini non erano delle sporche multinazionali (con gli indirizzi in chiaro sul web) ma tutti figli nostri. Vuoi mettere?

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