Oggi al Mann pomeriggio dedicato al Subbuteo, organizzato col Napolista. Per un Museo che sta diventando un punto di riferimento a Napoli.
Il calcio, seppure in miniatura, in un Museo. Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Mann diretto da Paolo Giulierini un appassionato che sta rivitalizzando uno dei luoghi più importanti della città. Lunedì sera per Erri De Luca, sala strapiena e grande successo. Ma non solo Erri De Luca. Giulierini, come Bellenger, è uno dei nuovi direttori di museo nominati lo scorso anno dal governo Renzi. A Napoli è stato e forse è ancora al centro di una polemica che a noi appare a dir poco balorda per un’iniziativa che è consueta oltre che lodevole: reperti provenienti da Pompei e Ercolano saranno temporaneamente trasferiti a Comacchio – l’accordo è biennale – che diventa così una succursale del Mann; non solo, ma con questo accordo, il Mann contribuisce a rafforzare la candidatura di Comacchio a Capitale della Cultura per il 2018. A Napoli questa iniziativa è stata contestata per l’idea, a nostro avviso di retroguardia, che le opere debbano restare in città. Un punto di vista per noi inconcepibile, è proprio facendo girare le nostre bellezze, contribuendo ad arricchire altri luoghi, conquistando “nuovo pubblico”, che si contribuisce ad arricchire il bacino turistico di Napoli. Vabbè, sicuramente ci torneremo.
Intanto Paolo Giulierini prosegue nella sua attività. E per oggi (mercoledì 7 settembre), in collaborazione col Napolista, la federazione subbuteo ossia la Fisct (Federazione Italiana Sportiva Calcio Tavolo) e l’Old Subbuteo Club Rudy Krol, ha organizzato una giornata dedicata al Subbuteo nel giardino delle Fontane. L’appuntamento è per le 15 e per prenotarsi bisogna chiamare lo 0814422273.
Ieri Giulierini è stato intervistato dal Corriere del Mezzogiorno e giustamente ha ricordato come le serate al Mann stiano diventando un punto di riferimento per i napoletani e prosegue nella sua attività di marketing e di apertura del Museo. Concetto che vale anche per il Subbuteo (di cui il direttore è un appassionato). «Non deve stupire trovare il calcio in un museo — ha raccontaro Giulierini al Corrmezz —. Il museo deve ritrovare la sua dimensione a tutto tondo, di luogo delle muse e delle arti, di luogo preposto all’educazione, alla Paideia. Che, intesa in senso classico, prevedeva di affiancare agli insegnamenti scolastici lo sport, come il calcio. A Rio, alle Olimpiadi, abbiamo portato una mostra; più avanti porteremo al Mann anche prove di atletica. Vogliamo che questo museo sia un centro vitale della città, che possa ospitare occasioni di incontro fra arti e sport». Dopo il Subbuteo, sarà la volta del Lego. Dell’iniziativa hanno scritto anche il Mattino e Repubblica Napoli.