La Svezia, all’improvviso, si accorge della violenza nel calcio. Una partita di prima divisione, anzi per meglio dire una classica, tra Ifk Goteborg e Malmoe, è stata sospesa dopo che la tifoseria di casa ha lanciato un petardo in campo. Lo scoppio è avvenuto a bordocampo, accanto a un calciatore degli ospiti (l’ala Tobias Sana) impegnato negli esercizi di riscaldamento. Il calciatore, subito dopo l’esplosione, ha reagito lanciando una delle bandierine del calcio d’angolo verso la gradinata.
Ingen liten smäll. Hela TV-kameran på andra långsidan skakar till ordentligt #MalmöFF #IFKGbg pic.twitter.com/jKRCgCSyZL
— Jacob Leander-Olsson (@jacoblo) 27 aprile 2016
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Era mammor pic.twitter.com/a7uw4mfETk
— ? Musse ? (@MSemovskii) 27 aprile 2016
[wpca_cookie_allow_code level=”1″][/wpca_cookie_allow_code]Il match è stato subito fermato (era arrivato al minuto 78′) e poi sospeso dopo un consiglio di mezz’ora tra i dirigenti dei due club e della lega svedese. Secondo Pelle Hoeg, delegato di lega, la sicurezza sul terreno di gioco non poteva essere più garantita.
Il calciatore, in seguito, si è scusato per la reazione al lancio del petardo: «Ora che ho superato lo shock, sento che è stata la decisione più stupida della mia vita». Non è il primo episodio di violenza nel calcio svedese. Due anni fa, infatti, un tifoso del Djungarden restò ucciso a seguito di uno scontro con un gruppo di sostenitori dell’Helsinborg.