Il giorno dopo, Mario Sconcerti rivive e analizza con lucidità la partita di San Siro, giocata dal Napoli col grande fardello dell’assenza di Higuain. Ecco alcuni stralci del pezzo pubblicato sul Corriere della Sera: «Molto ha inciso il gol dopo quattro minuti in leggero fuorigioco, ha messo la partita sul tema che gradiva l’Inter, il gioco al Napoli ma in pochissimo spazio e molto campo per il contropiede. Qui entrano anche i limiti del Napoli, piacevole a tratti ma poco consistente».
Colpa, secondo Sconcerti, della mancanza di un’alternativa reale e valida a Gonzalo Higuain: «Sarri non ha trovato il sostituto di Higuain. D’accordo che è quasi impossibile, ma in assenza del tuo generale si può provare a cambiare battaglia. Il Napoli ha solo messo la palla al centro, come se al centro ci fosse ancora lui, il fantasma dell’argentino». Merito pure dell’Inter, certo, ma il Napoli paga un gioco troppo consolidato su uno spartito che contro l’Inter diventa difficile, soprattutto se non c’è il capocannoniere del campionato: «L’Inter ha coperto tutto il campo, lasciando al Napoli solo la possibilità di un’azione da dribbling. Ma al Napoli manca questo tipo di giocatore, il Napoli ha bisogno di una leggerezza comune, di un gol costruito, ma non ne ha più il tempo. Per questo soffre sempre l’Inter, che la mette sul piano fisico. È la quinta sconfitta del Napoli in trasferta, 5 gol subiti nelle ultime due. Poche occasioni di incidere, solo una buona visione d’insieme, un po’ sfinita».