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Il ‘Cholismo’ arriva ad Harvard. Simeone, come eccellere nel breve termine contro i colossi

Il ‘Cholismo’ arriva ad Harvard. Simeone, come eccellere nel breve termine contro i colossi

Solo la settimana scorsa, sul Napolista, decidemmo di scrivere dell’incredibile che diventa realtà: Diego Simeone e una squadra, l’Atletico Madrid, in rgrado di ribaltare ogni gerarchia e di battere più volte i grandi colossi del calcio. Ora, questa situazione è diventata addirittura caso di studio universitario. E che università, poi: i Colchoneros, infatti, approdano sulle pagine della rivista Harvard Deusto Business Review, che ha analizzato i fattori di successo a breve termine di Simeone e l’impatto del Cholismo sul calcio multimilionario dei top club.

I docenti autori dell’articolo: Juan Manuel Maquieira, Pedro Nunez-Cacho e Beatriz Minguela. I temi fondamentali: gestione del risparmio a breve termine, rinnovo e sviluppo costante del talento, creazione di una squadra motivata, coesa e in linea con i valori della società e flessibilità rispetto all’ambiente che cambia.

In questo sistema, Simeone viene definito come una vera e propria “pietra angolare”: il tecnico argentino è stato in grado, e lo è ancora, di «individuare i punti di forza e di debolezza di tutto il suo gruppo, impegnarsi per un obiettivo, possedere padronanza delle tecniche comunicazione e la preparazione necessaria per affrontare le differenze individuali». Una serie di caratteristiche che spingono i tre docenti a chiedersi se queste teorie possano essere applicate anche al di là del calcio, magari anche nel mondo degli affari. Sì, perché grazie a Simeone l’Atletico è stato in grado di «sviluppare un modello vincente senza imitare i grandi club, preparandosi anche alla perdita dei calciatori più importanti attuando pratiche per la valorizzazione a breve termine di calciatori poco conosciuti ma di grandissimo talento. Questa strategia, ovviamente, va integrata con azioni di motivazione dei leader dell’organizzazione. Solo raddoppiando gli sforzi, i piccoli possono competere con i più grandi». Il Cholo insegna, quindi. Da oggi, anche all’università.

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