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Higuain dedica la rete al dietologo: gol ‘e panza, gol ‘e sustanza

Higuain dedica la rete al dietologo: gol ‘e panza, gol ‘e sustanza
Il mio Lazio – Napoli 0-2
– Impressionante il filotto centrato dalla Juve che ne vince 13 di fila, polverizza anche il Genoa e batte il record di Conte.
Sette meraviglie per il Napoli che sbanca anche l’Olimpico biancoceleste ed eguaglia un primato che resisteva da 28 anni.
Riusciranno gli azzurri (primi in classifica) a reggere il passo dei bianconeri (secondi)?
– Questo il leitmotiv dei titoli sui giornali di oggi e nei servizi tv di ieri.
– La classifica generale è quasi diventata un fastidio rispetto a quella delle vittorie consecutive.
– In realtà, è l’alba, e non ho ancora letto i titoli. Me ne vado per un’idea e mancando la perla di Dybala penso: cosa si saranno inventati stavolta? Nell’attesa mi sono dovuto accontentare del telecronista di SkyJuve che ha parlato di capolavoro di Cuadrado. Insomma, l’autogol di Demaio è un capolavoro di Cuadrado.
– A onor del vero, ieri, nel consueto salotto, si è discusso della gara non brillantissima dei bianconeri. Testuali parole: Oggi la Juve non è stata spettacolare come al solito.
Ripeto, come al solito…
– Al Napoli è invece bastato un primo tempo ai suoi livelli per chiudere la pratica contro le rimanenze degli uomini di Pioli che, nel corso della gara, ha perso anche Candreva per infortunio, rimpinguando il proprio Lazziaretto.
– Basta in preda alle allucinazioni della peste sportiva ha provocato il primo brivido della gara consegnando un pallone a ridosso dell’area ad un solissimo Higuain, scambiandolo per Genitiletti (che non giocava). Il nostro centravanti colto di sorpresa, più matto che monatto, non ha controllato perfettamente e non riuscendo a caricare la consueta “catrommola”, non ha sentenziato Marchetti.
– Maggio in preda a un colpo di sonno alla Santon, si è fatto sottrarre il pallone da Lucic, il quale ha tentato di sorprendere Reina, ancora alle prese con una pennica che dura ormai da mesi, spedendo però il tiro alto.
– L’arbitro ha lasciato molto correre e inspiegabilmente non ha ammonito Hoedt che ha murato Kulì lanciato verso la porta. Inspiegabile come il filiforme Hoedt non si sia smontato in una ventina di pezzi.
– Intanto il guardalinee non ne azzeccava una.
– Intanto il Napoli continuava a tenere palla con fraseggi estenuanti e frustranti per gli avversari. Insomma, il solito Napoli. 
– Al 22′ la supremazia territoriale ha dato i suoi frutti: lancio di Jorginho per Higuain che si è fatto scappare il pallone, trasformandosi di fatto in un perfetto passaggio per Calle che, ormai assatanato va negli spazi anche quando lo ignorano, ha appoggiato facile al centro dell’area e gol del Gonzalone dopo un rimpallo con Marchetti.
In altri tempi, quel pallone si sarebbe stoppato sui tessuti adiposi dell’argentino. Un gol dedicato al suo dietologo. Gol ‘e panza, gol ‘e sustanza.
– Higuain è giunto a 23 centri. Un altro paio di reti e potremmo iniziare a paragonarlo a Zaza.
– Dopo la rete che ha sbloccato il punteggio, il Napoli ha continuato a giostrare il pallone a centrocampo e cercare il colpo del k.o.
– Lopez ha tirato per la prima volta di collo nelle sua carriera, lasciandoci comprende il motivo per il quale ci va sempre con il piattone. E Insigne ha disegnato l’ennesimo assist al bacio per il solito Calle, scattato sul filo del fuorigioco, che ha beffato Marchetti con un pallonetto.
– Il guardalinee non ha sbagliato la chiamata. Evidentemente era girato altrove.
– Calle, migliore in campo, ha realizzato il quarto gol in campionato. 4 nelle ultime 4. Con questa media potrebbe avvicinarsi all’artista Cuadrado.
– Insigne invece ha servito il decimo assist che, aggiunti alle 10 reti, di diritto lo pongono subito dietro alle performance di Morata.
– Il corso del primo tempo non ha avuto altri sussulti e gli azzurri hanno continuato col palleggio stretto, nascosto e preciso tanto da farmi pensare che ci sarebbe voluto un altro pallone per i poveri laziali.
– Nella ripresa è accaduto poco o nulla: fuori Insigne, Higuain e Hamsik e dentro Mertens, Gabbiaridi e Chalobah e Irrati da inglese, si è trasformato in un arbitro di pallanuoto, fischiando ogni 10 secondi. La Lazio si è presentata in area due volte in maniera pericolosa con Klose che ha stoppato la palla di schiena prima di scaraventarla a Ostia e con Anderson che ha bucato a destra ma il cui cross non ha avuto esiti. La sensazione è che se la partita fosse proseguita anche sino al Giubileo, non si sarebbe comunque più sbloccata.
– La ripresa è solo servita a Jorginho per farsi ammonire e saltare la prossima col Carpi.
– Il momento più interessante è stato quando l’arbitro Irrati ha sospeso la gara per i famigerati cori discriminatori contro i napoletani e in particolare per quelli razzisti contro Kulì. Pioli nel post gara ci ha raccontato che la partita non andava interrotta e i buu erano da interpretare come risposta a quella famosa canzone “e il coccodrillo come fa?”. Il razzismo non c’entrerebbe.
Questa clamorosa decisione senza precedenti la dedichiamo a Mancini senza il quale ciò non sarebbe mai avvenuto.
Nel mentre, si sono uditi anche dei cori contro Lotito. L’arbitro in questo caso ha minacciato di sospendere definitivamente la partita, se fossero cessati.
– Hamsik non ha rasentato la perfezione come domenica scorsa, per cui Sturaro gli è ancora avanti nella speciale classifica delle mezzali e Jorginho ancora una volta non ha sbagliato quasi nulla, ricordandoci che dopo Marchisio, Hernanes e Padoin c’è lui in cabina di regia tra i migliori in serie A.
– Maggio si è ben comportato, a parte quando si è addormentato su Lucic e lo stesso Lopez, in versione Cuccureddu, è stato prezioso, al pari di Strinic, terzo inedito della gara. Detto questo, Ghoulam, Hysaj e soprattutto Allan sono di un altro pianeta. 
– Albiol-Favero è stato perfetto, mente Kulì ha commesso qualche errore in appoggio e qualche fallo inutile. Stratosferico quando però abbranca il pallone con le sue lunghe leve dai piedi dei microscopici avversari. Mi ricorda il miglior Brio, insomma.
– L’apocalisse del 13 si avvicina e i servizi, i sondaggi e gli uno contro uno la faranno da padrone. Ho cercato già di delineare quali potrebbero essere gli scontri ruolo per ruolo in cui siamo più competitivi. Reina-Rubinho chi la spunterà?
– Infine voglio chiudere con la reale classifica, quella che conta, l’estenuante domanda che tutti gli addetti, gli osservatori e i matematici del pallone si pongono e una curiosità:
Juve 13
Napoli 7 
Roma e Milan 2
Riuscirà il Napoli (primo in classifica) a reggere il ritmo della Juve (seconda)?
Il titolo di stamattina della rosa potrebbe essere “Demaissimo”?
– Testa al Carpi. La magia continua…
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
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