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Il calcio in televisione perde spettatori. Il Napoli ne ha 3 milioni in meno rispetto al 2011

Il calcio in televisione perde spettatori. Il Napoli ne ha 3 milioni in meno rispetto al 2011

Momento negativo per il calcio in televisione. Anche e soprattutto per le squadre del nostro campionato, che quindi, dopo aver dovuto far fronte al calo di presenze negli stadi, si ritrovano ora a fare i conti con un calo sensibile anche degli spettatori del cosiddetto “stadio televisivo”. L’inchiesta è apparsa su Repubblica, ed è firmata da Ilvo Diamanti: roba da 31 milioni di spettatoti in meno nelle ultime due stagioni complete, da 26 milioni in meno tra le prime 25 giornate di quello in corso e quello precedente.

L’emorragia è continua, e colpisce le piccole e le grandi squadre, senza distinzioni di piattaforma (i calcoli, basati su fonte Auditel, riguardano la somma dell’audience di Sky e Premium), con grandi percentuali di disavanzo: il dato riferito al campionato in corso, e che fa riferimento allo stesso arco temporale del 2014/2015, ha fatto registrare una contrazione dell’11%. Il fenomeno, secondo Diamanti, si spiega attraverso una certa serie di problematiche deterrenti: il peso di internet, ma non può essere solo questo. «Le ragioni – scrive Diamanti – che disincentivano la visione del calcio sulle pay tv sono, invece, altre e diverse. Riguardano lo spettacolo in sé. Il campionato, infatti, ha perso da anni appael, insieme a molti campioni. Che seono andati altrove. In altri campionati di altri paesi, mentre alcuni protagonisti (ieri Del Piero e Pirlo, oggi Totti domani chissà) cono partiti, oppure finiscono in panchina. […] Peraltro, il dominio della Juve – da alcune stagioni – ha raffreddato le passioni. Anche se il campionato in corso appare assai più combattuto. […] La partita di vertice tra Napoli e Juventus, giocata sabato 13 febbraio, nonostante la concomitanza con la serata finale del Festival di Sanremo, ha totalizzato 3 milioni e 670mila spettatori. Circa 1 milione e 100mila di più dell’andata».

I motivi di questo calo? Il costo degli abbonamenti, la già citata crescente importanza di internet, ma anche il crollo della credibilità. Secondo un sondaggio Demos & Pi, i cui risultati sono pubblicati in appoggio all’inchiesta di Diamanti, il 53% dei tifosi crede che il campionato, oggi, sia più condizionato dalle scommesse rispetto a 10 anni fa; il 42%, invece, crede che sia aumentata l’ingerenza della corruzione e della criminalità organizzata. Solo il 15%, invece, crede che il campionato abbia guadagnato qualcosa in termini di credibilità e pulizia. Ne fanno le spese tutti, come detto. Anzi, soprattutto i grandi club: la Juventus ha perso qualcosa come 6 milioni di spettatori, il Milan una cifra di poco inferiore ai 10 milioni. “Tengono”, invece, Napoli e Inter: i nerazzurri, dopo il calo accusato fino all’anno scorso (6 milioni di spettatori in totale) sono i nripresa dopo i buoni risultati di inizio stagione, mentre il Napoli perde quasi 3 milioni di spettatori in 5 anni: dai 36,6 milioni del primo anno di Champions ai 33,9 di oggi. 

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