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Sarri ai microfoni Rai: «Non ricordo cosa ho detto di preciso. Sono cose che succedono in campo, insulto omofobo mi sembra esagerato»

Maurizio Sarri intervistato da Raisport nel dopopartita: «Sono cose che succedono in campo e restano in campo, anche se sarebbe meglio non succedessero. Ho cercato di riappacificarmi con lui, forse domani accetterà le mie scuse. Non ricordo cosa ho detto di preciso, se si è offeso gli chiedo scusa. Dovrebbe finire tutto col fiachio dell’arbitro. Io non avrei reso pubblico quanto successo».

Incalzato da studio, l’allenatore azzurro ha risposto: «Insulto omofobo mi sembra esagerato, qualsiasi cosa abbia detto era senza doppio fine. Ovviamente, le mie scuse sono pure agli omosessuali se ho usato proprio quel termine. Posso avergli detto qualsiasi cosa, anche democristiano. Mi è scappata una parola perché dall’espulsione di Mertens ho perso lucidità perché mi è sembrata un’ingiustizia forte, la simulazione mi è sembrata esagerata e mi sembrava esigua anche l’entità del recupero. Non ce l’ho con Mancini, comunque, mi sono scusato pubblicamente e più di così non posso fare. In campo ho visto di peggio, e spero che Mancini se ne possa anche rendere conto».

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