Il momento attuale di José Mourinho somiglia un po’ alle schermate di Football Manager, quelle che permettono all’allenatore virtuale di proporsi per la panchina delle squadre libere o che stanno per licenziare il loro allenatore. Esonerato dal Chelsea nello scorso dicembre, lo Special One sembra aver messo gli occhi sulla panchina di Old Trafford, occupata dall’olandese Louis Van Gaal. L’ex di Ajax e Barcellona sembrava l’uomo perfetto per la rivoluzione post-Ferguson: acquisti milionari, gioco moderno e la concreta possibilità di scacciare finalmente il fantasma di Sir Alex dalle menti della parte rossa di Manchester. Nulla di tutto ciò: nonostante gli imponenti investimenti sul mercato (334 milioni di euro in quattro sessioni), Van Gaal ha colto appena una qualificazione in Champions, competizione poi abbandonata già nella prima fase a gironi. Un disastro su tutta la linea, certificato una volta di più dal quinto posto in campionato dei Red Devils, a dieci punti dalla capolista Leicester e reduci dalla sconfitta interna contro il Southampton. Secondo i tabloid d’Oltremanica, l’allontanamento dell’olandese è solo «questione di ore».
La situazione migliore per José Mourinho che sogna di piazzare il colpo decisivo della sua carriera. Già in passato, per esempio nel 2013, era circolata l’idea di far parlare portoghese la panchina dello United. Non se ne fece nulla e José finì al Chelsea, per una seconda avventura in chiaroscuro, comunque conclusasi con la vittoria dell’ultimo titolo nazionale. Poi le difficoltà di questa stagione, l’esonero, e la notizia di questi giorni di una vera e propria lettera di autocandidatura inviata dallo Special One alla dirigenza del club di Manchester. Lo United non ha confermato né smentito l’esistenza di questo documento, ma intanto si discute sul contenuto: Mourinho avrebbe promesso «il gioco offensivo che piace al pubblico di Old Trafford», «il titolo già a partire dal prossimo anno» e avrebbe anche fatto una prima “lista della spesa” per la dirigenza americana del Manchester, segnalando le criticità della rosa e suggerendo pure i nomi per una possibile, ennesima, rifondazione dell’organico.
Secondo i media britannici, il cambio in panchina potrebbe avvenire già entro questa settimana, per la felicità di Old Trafford: dopo lo 0-1 contro i Saints, tutto il pubblico ha fischiato Louis Van Gaal, invitandolo a concludere anzitempo la sua avventura alla guida dello United. Dovesse andare davvero così, il clamore sarebbe enorme: mai prima d’ora due allenatori così importanti si sono scambiati la panchina durante una stagione. Inoltre, per Mourinho si tratterebbe di un’assoluta prima volta, almeno a questi livelli: il portoghese ha ereditato una squadra in corsa solo ai tempi della militanza in Portogallo, e parliamo del Benfica 2000/2001 e del Porto della stagione successiva. In mezzo, l’esperienza alla guida del Leiria. Tutta un’altra dimensione.
In Italia, trasferimenti come questi non sarebbero possibili: secondo i regolamenti, gli allenatori possono allenare un solo club durante un singolo campionato. Una limitazione che ognuno può vedere come vuole, a seconda del proprio modo di intendere il calcio. Ma che, e questo è un dato di fatto, limita il mercato e in qualche modo proibisce situazioni di questo tipo. Con buona pace di Zamparini, Preziosi e presidenti affini…