Per una squadra che ha come presidente un produttore cinematografico, l’acquisto sarebbe azzecatissimo. Kramer richiama uno dei film che più ha fatto discutere: lo scottante tema della separazione e soprattutto dell’affidamento del figlio. Dustin Hoffman, Meryl Streep, la storia del cinema. Più prosaicamente, qui discutiamo di un centrocampista del Bayer Leverkusen e della Nazionale tedesca (che vinse il Mondiale, giocò anche la finale ma uscì per un colpo alla testa e non ricorda nulla). Si chiama Cristoph ed è tornato alla ribalta per i tifosi azzurri un anno e mezzo dopo l’estate dei rimpianti, quella del 2014. Allora il suo nome venne accostato al Napoli. Benitez lo voleva per rinforzare la mediana, oggi il suo agente Gerd vom Bruch lo conferma al giornale kicker. Ma aggiunge che «i contatti sono fermi a quell’estate. Kramer sta bene al Leverkusen e non ha alcuna intenzione di andare a Napoli». Passo e chiudo.
Dopo Gomes, svanisce un’altra illusione. In realtà basterebbe analizzare il comportamento del Napoli negli ultimi anni, ricordare le parole di Sarri, per comprendere che la società azzurra molto difficilmente prenderà a gennaio un calciatore straniero, che quindi non conosce la nostra lingua, costoso, che avrà bisogno di un periodo di adattamento. Resta fantasiosamente in piedi la pista Herrera che almeno ha la curiosità di avere come agente il figlio di Tony Blair. Sarebbe carino capire con lui se esiste una terza via al calciomercato, se possiamo contare su un Giddens del pallone.