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Se Checco Zalone fosse il presidente del Napoli

Se Checco Zalone fosse il presidente del Napoli

Sette milioni di euro in un giorno solo. Per la precisione 6 milioni 852.291 euro. Quasi un milione di spettatori. È il record di “Quo vado?”, ultima opera di Checco Zalone. Il film che ha incassato di più nel primo giorno di programmazione, ha polverizzato il precedente record di 3,2 milioni di euro che apparteneva a “Harry Potter e i doni della morte – Parte II”. Dove potrà arrivare? Non lo sappiamo. Ha incassato in un solo giorno più di quanto abbia incassato “Natale col boss” in due settimane di programmazione: il film di De Laurentiis è fermo a 6,7 milioni di euro.

I soldi fanno la felicità e in questo caso anche donano anche la libertà. Come scrive Marco Giusti per Dagospia: “Tutto ciò dimostra ancora una volta che la crisi del cinema italiano è solo crisi di idee e di buone sceneggiature. E i produttori non devono massacrare registi e sceneggiatori nella costruzione dei loro film e al montaggio, Checco e Gennaro sono totalmente liberi ormai grazie a questi incassi mostruosi”.

Mariarosa Mancuso sul Foglio ne tesse un elogio che si conclude così: «Restano i critici, più o meno con questa dinamica: il primo film non lo prese sul serio nessuno; il secondo non si poteva ignorare, e anche chi non aveva visto il primo commentò “meglio, più maturo”; al terzo tutti si dichiararono zaloniani della prima ora, con poche voci contrarie improntate al modello di pensiero: “se piace a tanti e incassa molti soldi io sono contro”. Al quarto, sarebbe giusto considerarlo come farebbero gli americani, o anche i francesi e gli inglesi: un patrimonio nazionale».

Difficile capire dove possa arrivare l’ex imitatore che si esibiva a TeleNorba ma se “Sole a catinelle” incassò 52 milioni di euro è lecito ipotizzare una cifra ancora più alta magari vicino (se non oltre) ai settanta. Dipenderà anche dal passaprola, dal giudizio di quel milione di spettatori che ieri lo ha scelto come primo film dell’anno da guardare al cinema. 

Potremmo addentrarci in una disquisizione cinematografica (alcuni napolisti ci hanno scritto nei commenti alla recensione di “Natale col boss” di occuparci anche di cinema), ci limitiamo a riportare cosa ha scritto il critico Michele Anselmi sulla sua pagina facebook: «Il successo di un film, soprattutto a questi livelli clamorosi, indica la forza indiscutibile di un fenomeno popolare che prescinde anche dalla sua qualità cinematografica in senso stretto, almeno in parte. Ma certo fa riflettere un dato: Checco Zalone ha incassato in un giorno quanto “Vacanze ai Caraibi” o “Natale col boss” in due settimane. Prima o poi bisognerà trarne qualche riflessione seria e capire che cosa produrre, almeno se si vuol far ridere il pubblico e richiamarlo al cinema. Senza per questo contrapporre Zalone ai film d’autore, che sono un’altra cosa».
 
Insomma il dibattito (per chi ama il genere) è aperto. Ai tifosi del Napoli, considerata la promessa di De Laurentiis («Andate a vedere il mio film e io comprerò un calciatore»), non resta che un’amara riflessione: quali giocatori ci saremmo potuti permettere se Checco Zalone fosse stato il presidente del Napoli?  

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