Arrigo Sacchi fa il consueto punto settimanale sulla Gazzetta dello Sport e si sofferma anche sul Napoli.
Tra le altre cose, scrive: “Maurizio (Sarri, ndr) è l’ideatore e l’organizzatore di questo fenomeno, è bravissimo ma non chiedetegli l’impossibile. Ora a Napoli si sogna, ma solo un’impresa straordinaria gli consentirà di realizzarla. Purtroppo ha una rosa per quantità ed esperienza non paragonabile a Inter, Roma, Juve e Milan. Poi gli impegni di Europa League tolgono energie, punti e possono creare infortuni: non è un caso il calo del Napoli e della Fiorentina di lunedì sera. Gli azzurri, quando la partita sembrava ormai vinta, hanno abbassato la guardia. La paura ha disunito l’organizzazione degli uomini di Sarri, che si accontentavano di un possesso impalpabile e allentavano il pressing. Il Napoli per vincere non potrà mai prescindere dall’organizzazione e dalla velocità, pertanto sarà sempre costretto a giocare bene, perché ha un solo giocatore che può essere decisivo”.
Sacchi coglie due aspetti probabilmente decisivi: le coppe europee (l’Inter non le gioca e Arrigo scrive che difficilmente Fiorentina e Napoli arriveranno davantiai nerazzurri) e l’obbligo per gli azzurri di giocare bene. È un punto fondamentale su cui torneremo. I tifosi, ovviamente, sono legati alla rosa,già parlanodi mercato come se un Allan o un Reina fosse così facile da trovare.