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L’ultimo 0-0 a Napoli finì tra i fischi, contro la Roma applausi e un pizzico di rammarico

L’ultimo 0-0 a Napoli finì tra i fischi, contro la Roma applausi e un pizzico di rammarico
Il mio Napoli-Roma 

– Quando ero ragazzino, i cronisti raccontavano dello 0-0 come del “risultato ad occhiali”.

– L’ultimo 0-0 al San Paolo si è verificato il 17 febbraio 2013: Napoli – Sampdoria.
All’epoca si lottava per il primato. Finì tra i fischi.
– Domenica è finita tra gli applausi. E un pizzico di rammarico.
– Il Napoli, col pallottoliere, ci ha forse abituati troppo bene. La Roma pure.
– La Roma, per la seconda volta in 2 anni e mezzo, si è snaturata per non perdere.
– La Roma ha rinunciato all’asso Pjanic per non perdere.
– La Roma ha lasciato Dzeko in balia di Albiol e Koulibaly, con il compagno più vicino a 20 metri, per non perdere.
– La Roma ha rinunciato a giocare per non perdere.
– Nonostante ciò, la Roma ha seriamente rischiato di perdere.
–  Ho letto di calo, di appannamento, di mancanza di intensità.
– Il miglior attacco del campionato, ha lasciato intonsi i guanti e le scarpette di Reina. Domenica è stato infatti impegnato in 5/6 rimesse dal fondo. Si può parlare di calo?
– Con la Fiorentina, a detta di tutti la migliore prestazione dell’anno, abbiamo giocato più o meno nello stesso modo ed abbiamo avuto lo stesso numero di azioni pericolose. Così come con l’Inter, la squadra più compatta del campionato. Differenze? È mancata la precisione in area di rigore, specie con Insigne ed Hamsik, per non parlare di El Kaddouri; è mancato fondamentalmente Higuain che aveva risolto le precedenti partite. Si può parlare di calo o di appannamento di Higuain. Forse.
– A tal proposito ho letto critiche nei suoi confronti. Ecco perché gli preferisco Amoruso. Le sue prestazioni erano molto più costanti e sapevo cosa aspettarmi…
– Ho letto anche critiche nei confronti di Hamsik per non aver segnato quei due diagonali. Ecco perché gli preferisco Pazienza. Non avendo mai tirato in porta, non li avrebbe sbagliati. 
– Fondamentalmente il Napoli gioca sempre allo stesso modo, con gli stessi uomini, e gli avversari, già da svariate partite, hanno preso le contromisure e ci affrontano attaccando le fonti. Ma una cosa sono il Palermo, l’Udinese e il Verona e un’altra, la Roma e l’Inter.
Sarà compito di Sarri e del Presidente trovare delle varianti.
– Molti hanno criticato Garcia per la sua tattica rinunciataria. Ma intanto, prima di domenica, erano cadute tutte le avversarie, alcune a suon di gol, e tutte le migliori.
– Perché mai Garcia avrebbe dovuto giocare a viso aperto, magari prenderne 3, e magari farsi esonerare, per imporre un gioco che non funziona più da due mesi?
– Probabilmente la sconfitta di Bologna si è fatta sentire e si è giocato con la massima attenzione nelle retrovie, ma si è cercata la vittoria sino alla fine. Quindi il calo sarà stato riferito alla palpebra.
– L’Inter ha allungato in testa. Il suo gioco resta il più orribile d’Europa, ma redditizio. Per me, è difficile da affrontare perché resta, insieme a quelle di bassa classifica, l’unica squadra che si adatta agli avversari. È una sorta di sciacallo camaleontico. È imprevedibile perché non si sa mai quale modulo adotterà e quali uomini scenderanno in campo, ma si sa che prima o poi avrà la botta di culo da tre punti.
– In tutto il campionato ha giocato bene solo in quei famosi 20 minuti a Napoli. L’unico momento del campionato in cui sono stati costretti a rincorrere. E hanno perso.
– A volte penso che questa è l’Inter. E questa sarà sempre. Perché migliorare le trame di gioco se si vince sempre lucrando? Come direbbe Sarri, i nerazzurri non vinceranno mai “pulito” perché non è nelle loro caratteristiche. Come dice il mio salumiere: sono Handanovic dipendenti.
– La Juve è alla settima vittoria consecutiva, prende pochissime reti ed è tornata sotto. Solo loro avrebbero potuto. Ha una identità ritrovata, ma come l’Inter non mi piace come gioca. A parte Dybala. In alcune fasi fa addormentare, ma intanto vince.
– Non so se si è notato, ma è ritornata dirompente la moda circondare ed assalire l’arbitro.
– La Roma smette di giocare e pareggia a Napoli, l’Inter non ha mai giocato e vince sempre, e la Juve continua a vincere quando in campo sembrano pareggi sputati. Direi che se continuiamo ad esprimerci così bene, siamo spacciati.
– Chi invece esce da questa regola è il Milan. Gioca in modo orrendo e non vince.
– Chi si lamenta di Sinisa, probabilmente non ha mai ripercorso attentamente la sua carriera. Il suo Milan è esattamente il linea con quasi tutte le sue ex squadre.
– Di tutti i fossi scansati in questi anni, Sinisa è per me il più grande e profondo.
– Ma spesso le cose si vogliono vedere appositamente al contrario. Per esempio stamattina ho letto per sbaglio i titoli di Tuttosport. Nientedimeno il Bayern dovrebbe preoccuparsi di aver beccato la Juve agli ottavi di Champions e il Napoli e la Fiorentina con Villarreal e Tottenham in Europa League sarebbero in un grosso guaio.
– Oppure la pantomima che si è voluta creare dai media sul gol di De Rossi siglato a gioco fermo. Cioè, il guardalinee ha alzato la bandierina dieci minuti prima e si parla di gol annullato? Se continuano a raccontarlo in questo modo accadrà come sulla espulsione “esagerata” di Nagatomo. Qualcuno davvero ci crederà che sono stati penalizzati.
– E a proposito di arbitri e guardalinee, su un lancio preciso di Hamsik, Higuain è stato fermato, lanciato verso la rete, per un fuorigioco forse di naso. Mi sono chiesto: di Liberatore dov’era?
– Napoli e Fiorentina sono le squadre che giocano meglio al calcio e i tecnici sono riusciti nell’impresa di far dare il massimo a tutti (o quasi) i propri calciatori. Mi chiedo: quali sono i margini di miglioramento? 
Sarri mi ha stupito, mi stupisce e mi stupirà ancora. Come in passato non so come, ma ci riuscirà.
– Ultima riflessione. De Laurentiis: se andrete a vedere il mio cinepanettone, compro un giocatore.
Bene. Sto già là.
Mi chiedo però: vale anche il contrario? Amo il cinema ed avrò saltato una decina di partite in 10 anni di Aurelio. Prima o poi mi farà vedere un bel film?
Forza Napoli Sempre 
La 10 non si tocca 
Gianluigi Trapani
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