L’intervista di De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli, tratta da tuttonapoli.net
14.04 – Sull’abbraccio Higuain-Sarri: “Sono rapporti che conosco benissimo, con Gonzalo, suo papà e suo fratello parliamo in continuazione, c’è grande sintonia. Sarri è uno che vive quotidianamente la responsabilità di un lavoro che adora, che per lui è tutto. La sua concentrazione è tale da poter dare il massimo ai calciatori, aver lavorato perchè il Pipita si trovasse a suo agio anche in un gioco che lo favorisse più degli anni precedenti, gli ha creato quella sintonia per cui è bellissimo vedere questo calciatore andare a ringraziare ed abbracciare il suo allenatore. Durante la settimana questi signori lavorano, anche con due allenamenti al giorno. Lo stesso abbraccio si verificò con Insigne: qualche volta mi risulta che gli allenatori diventano ‘fetusi’ e vendicativi nei confronti dei calciatori, mentre Sarri lavora con grande umilità e pretende la stessa umiltà dai giocatori verso di lui. Questo ha creato un’uguaglianza di intenti che è fondamentale per raggiungere degli obiettivi, tutti si sentono utili al progetto. All’inizio può esserci stato qualcuno che era meno contento, ma poi i grandi risultati tra campionato ed Europa fanno sì che tutti siano contenti. Vedrete che Gabbiadini appena rientrerà nel gioco farà tantissimi gol, lui è un altro ragazzo formidabile, straordinario e fin troppo educato per il mondo del calcio. Può apparire freddo, ma in realtà è sempre concentrato sulla palla, la vorrebbe divorare”.
14.00 – Sul grande colpo paventato da Sarri per poter ‘bestemmiare’: “Se un grande calcitatore volesse lasciare il suo club per arrivare a Napoli a gennaio ben venga, ma non è semplice. Io vorrei fare due acquisti, se poi ne dovessi fare tre perché ne può servire uno per giugno ancora meglio. La cosa che però non mi piace è che quando si annuncia un acquisto a gennaio per giugno, i tifosi poi in estate non lo considerano”.
13.57 – ADL svela dei retroscena di mercato: “L’altro giorno mi ero innamorato di un calciatore, e mi hanno detto che non ce lo avrebbero dato fino a giugno. E allora ho risposto, prendetelo per giugno! I miei collaboratori mi hanno risposto, ‘e l’altro?’. Ho risposto di prenderli entrambi, mica ci fa schifo! Non posso farne i nomi, ma devo dire che ho degli amici nel Processo del Lunedì, che l’altra volta volevo chiamare in diretta perchè non ne prendevano uno! Questo vuol dire che la mia intelligence funziona bene. Giuntoli mi ripete sempre che abbiamo raggiunto un livello così alto che è difficile migliorare la squadra: non conviene acquistare 29enni, ma nemmeno 20enni perchè altrimenti il mister non li impiega. Eppure qualche acquisto dobbiamo pur farlo!”.
13.52 – Ancora De Laurentiis: “Tutti gli anni in azzurro hanno significato qualcosa di importante per me. Ricordo che dopo il 3-3 col Cittadella in Serie C le Figaro titolò “Napoli regina d’Europa”… Sono sempre grato ai nostri tifosi, nonostante tutte le difficoltà. Lo stadio, ad esempio: la legge è un disastro, proveremo a rimodularlo con altre modalità se il sindaco me ne darà l’opportunità. Gli stadi devono essere ceduti per un simbolico euro alle società di calcio, alle quali poi tocca essere produttive. Altrimenti dov’è questa grande fatturabilità? Innanzitutto, il biglietto anche per me costa troppo: non vorrei mai che i tifosi paghino così tanto, ma purtroppo non dipende da me. Si devono creare degli impianti in grado di intrattenere i tifosi per molto più che 90 minuti, dando così l’opportunità di ammortizzarne i costi di manutenzione. Il mio dovere è rinforzare il Napoli, siamo da sei anni in Europa ma io vorrei restare in Champions qualche volta in più. Purtroppo c’è tanta concorrenza, speriamo di migliorare nonostante questo. In estate in tanti non credevano nelle mie scelte, che invece si sono dimostrate le migliori”.
13.40 – Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli sul momento azzurro:
“Abbiamo una tifoseria straordinaria che ci ricorda sempre di tenere in alto i colori di una città sempre più bella, Napoli prevarrà nonostante le difficoltà dell’Italia. Quando ho offerto a Peppino Di Capri di partecipare al film non mi sono mai chiesto se sapesse recitare o meno. Lui fa parte della mia vita da 40 anni, ricordo quando andavamo in barca insieme e ci portavamo dietro la tastiera per suonare nei locali. Era impossibile che un uomo armonico come lui non ne fosse capace”.