Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha parlato cosi in conferenza stampa, nel post partita della gara persa contro il Bologna: “Abbiamo avuto un approccio molle alla partita, gli avversari sono stati più reattivi mentalmente sulla seconda palla e ci hanno creato delle problematiche. Siamo andati sotto per un errore dell’arbitro ma giustamente per quello che stava esprimendo la partita. Il 3-0 è arrivato in maniera casuale ma l’errore nostro è stato il non crederci più. Bisogna ripartire dai primi dieci minuti del secondo tempo, bisogna capire che quando ci sono momenti in cui siamo meno brillanti l’aspetto fondamentale diventa l’applicazione difensiva.
Il primo gol è stato preso perché abbiamo sbagliato una lettura facilissima, al di là del fuorigioco. Il Bologna gioca su buoni livelli fisici e di organizzazione oltre ad un entusiasmo sorprendente, questo gli ha dato più benzina rispetto a noi. Non siamo stati fortunati nemmeno negli episodi, abbiamo avuto otto palle gol e fatto 16 tiri.
Jorginho non ha inciso quanto lui sa fare, ha verticalizzato poco. Uomini appannati? Mentalmente. La Lega non è stata benevola nei nostri confronti, dopo gare di coppa abbiamo giocato sempre partite tremende. Quello che ci penalizza fortemente sono le nazionali, ci tolgono la possibilità di far allenare i giocatori oltre prendersi tanti minuti. Dopo aver tirato sotto il punto di vista fisico, mentale ed emotivo, è normale che la testa possa inconsapevolmente staccare un attimo ed incidere sulla prestazione fisica. Un inizio cosi svagato da parte di questa squadra non lo abbiamo mai visto, credo che sia una problematica di tipo mentale anche se i problemi di tipo fisico possono venire fuori anche per mancanza di allenamenti.
La squadra deve rimanere serena, bisogna fare un’analisi seria. Io non ho niente da dire a Mazzoleni, l’unico consiglio che posso dire a Nicchi è che la smetta di dire che gli arbitro italiani sono i più bravi del mondo. Era palese che questa era una partita difficile, consciamente un giocatore non può non rendersi conto che questo Bologna sarebbe stato diverso da quello di qualche settimana fa. Forse ho sbagliato a trasmettere ciò ai ragazzi, altrimenti l’approccio sarebbe stato diverso. A sette mesi dalla fine del campionato non si può pensare di essere un punto sopra o sotto, noi dobbiamo lavorare.
Primo posto? Ho fatto una settimana normale, la mia anzianità mi può aiutare in questo in quanto riesco ad estraniarmi da tutto e tutti. Capisco che un ragazzo possa avere più difficoltà in questo, ma non dobbiamo farci toccare dalle voci esterne. Dobbiamo pensare a lavorare per ritrovare la nostra solidità difensiva ma tutto con grande serenità”