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Non esagerate con caviale e champagne, il tifoso ci crede, io vi avvisai: alla Befana si torna a correre e sudare, o sono guai

Non esagerate con caviale e champagne, il tifoso ci crede, io vi avvisai: alla Befana si torna a correre e sudare, o sono guai

Con metà della gente a passeggio ieri per Toledo venti gliene avremmo potuti riempire di stadi, in quel di Atalanta, e allora poche storie, lo score finale ci sta anche stretto in rapporto a quantità e qualità di gioco espresso ivi incluse palle gol a go go, dannatissimi rigori che per noi restano tallone di Achille Lauro, a questo punto però la società si faccia sentire in Lega e ci autorizzino a sostituirli con gli shout-out, sai che spasso Paletta&Secchiello a rincorrere quelle furie dalla trequarti in giù involarsi in porta senza più avversari a fuoco negli specchietti retrovisori.

Fondamentale tornare al successo dopo gli ultimi due turni, riconquistando anche autorevolezza e consapevolezza nei propri mezzi e nella propria forza, questo in parole da recessione il tema della visita prenatalizia in val Brembana, probabile potesse darsi di più anche contro Bologna e Roma quando hai un trio che nulla da invidiare ha a Tozzi Morandi e Ruggeri, però quando lotti su tre fronti difficile è mantenere sempre stessa intensità soprattutto quando di fronte ti trovi le barricate, Sarri lo sa e nemmeno sul calendario di frate Indovino troverebbe risposta a una rosa forte ma oggettivamente troppo corta per puntare al triplete, chi ha orecchie da intendere intenda e nel frattempo il tifoso non sbagli, quest’anno niente Caraibi, a Santo Stefano siamo tutti ospiti dei simpatici Lillo&Greg.

Con l’inspiegabile pausa campionatizia alle porte meglio comunque consolarsi con tre punti sacrosanti ma non per questo non meritati e testardamente inseguiti su di un campo notoriamente ostico nonostante sia intitolato proprio agli azzurri campioni d’Italia dell’87, che in tarda serata raddoppiano dopo il prevedibile crollo della banda Mancini di fronte alla Lazio più scadente dal ritorno alla serie A a girone unico. Meglio tardi che mai toh, chi si rivede!, anche albitraggio per una volta all’altezza della situazione, ok severo quanto si vuole nei confronti di Giorgi ma Platini va al gabbio e dopo il primo ti fischiano a favore anche il secondo, sarà pure un caso, certo, Babbo Natale ha preso casa al Vomero e il gol di Turone era fuorigioco di venti metri, non vi stupite, si, arbitrava Bergamo, pure questa è una coincidenza.

Partita comunque giocata a viso aperto dagli sparring partner di turno, vera e propria lezione per i catenacciari giallorossi quella impartita da Lord Reja, e gustoso equilibrio almeno fino a quando Pipita non decide che anche per questa volta può bastare e chiude i conti a modo suo, con De Ron che sotto la doccia starà ancora fischiettando non vorrei più incontrarti, nemmeno fra cent’anni. Ennesima doppietta e titolo di capocannoniere ormai in saccoccia, Cané e Vinicio sorpassati, quando c’è lui il finale non è mai scontato, i difensori avversari sembrano tutti statici come cadetti della Nunziatella, unico custode del codice captcha necessario per sbloccare qualsiasi partita, persino Angelo Mangiante a bordocampo farebbe fatica a stargli dietro e, ringraziando il cielo, se Allan è in giornata no ci pensa Marek a trovare il decumano giusto per scrivere game over, poi vabbé non è mica da quei particolari che si giudica un giocatore però allenarsi in settimana anche dalla linea della carità non farebbe male, soprattutto quando ci hai uno come Pepe in squadra che ti può dare consigli e sostegno su come rivolgerti alla colleganza dagli undici metri. Si scaldano i motori per Dubai, riposo meritato ma occhio a non esagerare con caviale e champagne, il tifoso ci crede, io vi avvisai: alla Befana si torna a correre e sudare, o sono guai.
Otto Tifoso

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