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Il sito del Napoli ricorda un Napoli-Lecce 3-2 del 1989. Gli scudetti si vincevano soffrendo (e in fuorigioco)

Il sito del Napoli ricorda un Napoli-Lecce 3-2 del 1989. Gli scudetti si vincevano soffrendo (e in fuorigioco)

Il sito ufficiale del Napoli ha una rubrica così intitolata: “Oggi avvenne”. Per il 5 novembre è stata scelta la partita Napoli-Lecce del 1989, stagione del secondo scudetto. 

Ecco cosa riporta il sito ufficiale.
“Il giorno 5 novembre il Napoli ha giocato undici partite, otto in serie A, due in serie B ed una in coppa Italia, ottenendo quattro vittorie e due pareggi con cinque sconfitte.

Ricordiamo il 3-2 al Lecce nell’undicesima giornata della serie A-1989/90

Questa è la formazione schierata da Albertino Bigon:

Giuliani; Ferrara, Corradini; Crippa, Bigliardi (72′ Zola), Baroni; Fusi, De Napoli, Mauro, Maradona, Carnevale (90′ Bucciarelli)

I gol: 5′ Virdis (L), 22′ Fusi, 33′ Carnevale, 46′ Conte (L), 89′ Carnevale

Dopo le prime dieci giornate il Napoli-1989/90 era già in testa con due punti di vantaggio sulla coppia Inter-Juventus. Il 1989/90 è l’anno del secondo scudetto azzurro che Bigon vinse con due punti di vantaggio sul Milan e sette sull’Inter.

Dopo il “solito” gol di Virdis al San Paolo, la rimonta degli azzurri con Fusi e Carnevale prima del pareggio di Antonio Conte. L’attuale tecnico della Nazionale segnò il suo primo gol in serie A. Ma il 2-2 fu schiodato proprio negli ultimi minuti da un’altra rete di Andrea Carnevale che segnò il gol del 3-2 in sospetto fuorigioco.

Al Lecce una doppietta di Andrea Carnevale. La punta è il quattordicesimo bomber della storia del Napoli. Ha segnato 47 gol, 31 in serie A, 12 in coppa Italia e 4 in Europa. Sono 153 le sue presenze in maglia azzurra: 105 in campionato, 31 in coppa Italia e 17 nelle coppe europee”.

Una partita difficile. Possiamo anche dire brutta, che il Napoli vinse all’ultimo minuto con un gol in fuorigioco di Andrea Carnevale. Quell’anno il Napoli di Bigon giocò tante partite bruttine con lampi sparsi qua e là, soprattutto nel finale. La memoria è importante, anche in quelli che oggi soano ricordati come gli anni d’oro assistevamo a partite bruttine e sotto tono. 

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