ilNapolista

Cara Gazzetta, la linea di Conte più che dura è ipocrita: non si educa con le allusioni

Cara Gazzetta, la linea di Conte più che dura è ipocrita: non si educa con le allusioni

La Gazzetta dello Sport torna sul caso Conte con un articolo pubblicato nella pagina delle opinioni. Il titolo è eloquente: “Linea dura per l’Italia: Conte fa bene”. Massimo Cecchini scrive: “Conte pretende che per l’Italia ognuno dia tutto se stesso, ma non utilizzando ritornelli burrosi sull’amore per la maglia, bensì con prove assai più concrete: giocare convivendo col dolore, accettare le scelte tecniche, privilegiare più il concetto di gruppo che quelle dell’ego”.

E ancora: “Intendiamoci, preso atto della scarsa collaborazione dei club, Conte sa bene come la linea dura nel breve periodo possa penalizzarlo data la penuria di talenti (per meriti tecnici ovviamente Insigne e Berardi meriterebbero la Nazionale), ma in prospettiva la radicalità del suo approccio sembra essere l’unica strada per ridare valore a una maglia azzurra divenuta ora troppo leggera. D’altronde, se in questi tempi grami solo il gruppo può essere la nostra forza, il vademecum di Conte è l’unica bussola che abbiamo per provare ad andare lontano”.

Come già scritto, in teoria possiamo anche essere d’accordo. Ma tutto questo Conte non lo ha detto. Conte ha alluso, che è cosa ben diversa. Ufficialmente Insigne e Berardi sono stati esclusi per scelta tecnica, lo ha detto il commissario tecnico della Nazionale. Conte avrebbe dovuto dire: «Insigne non è stato convocato perché la scorsa volta ha abbandonato il ritiro adducendo un dolore al ginocchio e poi la domenica l’ho ritrovato in campo contro la Fiorentina. Giocatori che si comportano così in Nazionale non li voglio». Parole che Conte non ha pronunciato. Si è barricato dietro concetti come la moralità, il rispetto, il lavoro, il sacrificio, i venti del Nord, del Sud, la tramontana, il libeccio, il grecale, lo scirocco. Se avesse parlato in maniera chiara, facendo nomi e congonomi, e parlando di casi specifici, sarebbe stato meglio. Non si educa con le allusioni. Per cui va bene la linea dura ma non può essere sancita in modo ipocrita. È quantomeno un controsenso. (max gallo)   

ilnapolista © riproduzione riservata