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Torna l’ipotesi che Genny sia stato ucciso per gli scontri in curva A

Torna l’ipotesi che Genny sia stato ucciso per gli scontri in curva A

Il titolo probabilmente è esagerato (“Genny ammazzato per la rissa in curva A con i Mastiffs”) perché assertivo mentre al momento – come riportato nell’articolo – siamo davanti a un comunque importante ritorno dell’ipotesi investigativa che si era affacciata poche ore dopo l’uccisione del diciassettenne Cesarano alla Sanità. Lo scrive Il Mattino in un articolo che sottolinea come col passare dei giorni le indagini della polizia si siano incentrate sempre di più sul collegamento con la rissa avvenuta in curva A durante Napoli-Sampdoria nel corso della quale un esponente dei Mastiffs venne ferito a un gluteo da una coltellata. Alla rissa avrebbe partecipato Pasquale Pica, sospettato di essere l’autore della coltellata, amico di Genny e che con lui avrebbe trascorso la serata-nottata prima dell’omicidio. Pica – scrive sempre Il Mattino – sarebbe nell’orbita del clan Sequino. E qualche novità sarebbe emersa da una perquisizione a casa di un parente del boss Sequino; cui va aggiunto anche l’interrogatorio allo stesso Pica avvenuto qualche giorno fa.

Per ora non c’è nulla di definitivo. Ma l’ipotesi di una ritorsione per quella coltellata sembra oggi – stando a quanto scrive Il Mattino – l’ipotesi investigativa più battuta. Si torna a parlare anche di un ruolo di Genny la carogna e del famoso summit al Vasto, fin qui smentito. Ricordiamo chegli incidenti in curva A avvennero la sera in cui venne esposto lo striscione di minaccia a De Laurentiis: “Ancora una volta hai solo parlato, il tuo comportamento è meschino, ma vuoi fare la fine di Ferlaino?!”. Striscione che, ricordiamo, non provocò alcuna reazione da parte della (chissà perché è definita così) cosiddetta società civile che era invece intenta a fare i gargarismi per gli acuti di indignazione che la vicenda Soriano di lì a poche ore avrebbe imposto.

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