Probabilmente i più insistenti sono stati quelli di Mediaset Premium che infatti hanno perso fatto perdere le staffe a Maurizio Sarri che ha praticamente alzato la voce per affermare il principio che di scudeto non si parla e che se a qualcuno venisse in mente non entrerebbe nello spogliatoio. Sembrava essere il leit-motiv della serata e invece così non è stato. Sono bastate due vittorie di Juventus e Milan, e il primo posto della Roma, per relegare di fatto il Napoli in strapuntini dei commenti del lunedì. E la cosa non ci dispiace. Luigi Garlando sulla Gazzetta scrive di maturità da scudetto con una squadra che sa sgobbare anche in provincia e che ha il centravanti più forte del mondo: Gonzalo Higuain: “Lo scudetto, storicamente in viaggio sulla tratta Torino-Milano, stavolta potrebbe concedersi un giretto sulla Roma-Napoli”. E sulla tratta non è esclusa la Lazio.
Gianni Mura, su Repubblica, sempre prodigo di complimenti per il Napoli di Sarri, dedica qualche riga agli azzurri, descrivendoli in salute, belli per ottanta minuti e poi un po’ in sofferenza.
Mario Sconcerti sul Corriere della sera, invece, ignora gli azzurri e scrive che sono tornate le grandi squadre: “prima fra tutte la Roma, seguita da un convoglio di avversari ormai classico”. Della Juve scrive che è una squadra da interpretare; della Roma che le manca un po’ d’equilibrio, che non sa addormentare la partita e che a Firenze ha subito soffrendo. Boccia il Milan e annota la crescita della Lazio.
Ci pensa Alessandro Vocalelli, direttore del Corriere dello Sport, a evidenziare l’ottimo Napoli che ha battuto il Chievo: “è la cifra di gioco a impressionare, il Napoli ha letteralmente dominato costruendo con i suoi triangoli in continuo movimento un’infinità di occasioni”. E sottolinea come il Napoli avesse subito sei reti nelle prime tre partite e poi solo due nelle successive. “Una grande dimostrazione di equilibrio che sta esaltando Higuain sempre più capocannoniere con sette gol senza rigori”.