Leggo con sorpresa e stupore di una mia ipotetica candidatura alla presidenza del Circolo Canottieri Napoli di cui sono totalmente all’oscuro e men che mai da me sollecitata: sono infatti da sempre convinto assertore che l’aspirante presidente non debba personalmente proporsi e tanto meno pressare per il raggiungimento di un così prestigioso incarico ma offrire solo la disponibilità per mero spirito di servizio.
Sarà compito della platea sociale indicare il nuovo presidente o reiterare l’incarico auspicando il più largo consenso possibile se non proprio l’unanimità.
Escludo anche che vi sia in atto una palese o strisciante avversione all’attività sportiva amatoriale o agonistica che da sempre è nel Dna del Circolo Canottieri Napoli (Ccn), ne rappresenta la storia e il filo conduttore della sua stessa vita; mi sento di affermare senza timore di smentita che ogni socio vada fiero ed orgoglioso degli altissimi prestigiosi traguardi sempre raggiunti nella storia centenaria del Circolo.
Il Ccn ha sempre vinto, centrato ori olimpici e titoli mondiali, europei, italiani è da sempre soggetto alla generale e incondizionata ammirazione e nessuno potrebbe mai rinunciare ad un simile patrimonio.
Per quanto riguarda le recenti vicende credo che la strada maestra da percorrere sia unica e obbligata: esporre ai soci in modo chiaro dettagliato e preciso la situazione economico-finanziaria del Circolo, sgomberare il campo da dubbi e perplessità, formulare richieste di contributi precisi nell’entità e articolati nel tempo in modo da ritrovare quella tranquillità che è alla base di un’armoniosa vita sociale.
Di questo oggi il Ccn ha urgente bisogno e non certo di una serrata, traumatizzante forse pilotata campagna elettorale per la riconferma o per la elezione di un nuovo presidente.
Il mio augurio sincero per il nostro sodalizio è che una volta operati tutti gli opportuni chiarimenti rivedremo con animo sereno l’attuale situazione come la classica “ tempesta in un bicchiere d’acqua”.
Giancarlo Bracale