Che sia vera o meno – pare proprio che sia vera – questa clausola del silenzio inserit dal Napoli nel contratto del neoallenatore Sarri, suscita una strana sensazione che le prime parole dell’allenatore del Napoli siano confezionate dall’account Twitter del Calcio Napoli. Due cinguettii sulla visita di Sarri a Castel Volturno.
Eccoli. #Sarri: “Ho visitato con grande piacere il centro sportivo di #CastelVolturno in compagnia del Presidente @ADeLaurentiis“
#Sarri: “Insieme a noi anche i miei collaboratori, abbiamo trovato un centro sportivo ampiamente attrezzato per le nostre esigenze”
Sembra ovviamente una risposta in codice al precedente allenatore che di Castel Volturno era tutt’altro che entusiasta. Noi lo abbiamo scritto: Sarri è il nostro allenatore. E sul punto pare che qualcuno abbia avuto anche da ridire (“I rafaeliti già diventati sarristi…che tristezza. Ammettere di aver sbagliato nell’idolatrare Rafa sarebbe stato più onesto”, questo il tweet di Gianluca Monti, giornalista della Gazzetta, che però – privatamente, e solo privatamente – ha negato che ce l’avesse con noi. Vabbè, miserie di quartiere, oltre che poca dimestichezza con la comprensione dell’italiano).
Dicevamo, Sarri è il nostro allenatore. Napoli è la sua grande occasione. È giusto. Sappiamo – perché ce lo dicono tutti quello che lo hanno conosciuto – che è un uomo di grande personalità. Non si snaturi. Non si faccia però schiacciare dalla personalità del presidente. E lo diciamo nel nome di un comune vecchio amore: l’Urss dei tempi belli.