Tutto in questo mese d’aprile (otto partite). A cominciare da Roma-Napoli per riacciuffare il campionato, poi Napoli-Lazio sulla strada della finale di Coppa Italia e Wolfsburg-Napoli e ritorno per resistere in Europa League.
Solo quattro mesi fa, al San Paolo, la partita con la Roma fu spettacolo azzurro e vittoria (2-0, Higuain e Callejon). La scena è cambiata, entrambe le squadre in frenata. Una sola vittoria della Roma nelle ultime sei partite, sei pareggi consecutivi in casa, dove non vince da novembre, e lo 0-2 con la Samp nell’ultima uscita all’Olimpico. Tre sconfitte per il Napoli negli ultimi sei turni. Azzurri lontani sei punti dal secondo posto dei giallorossi e calati in quinta posizione (-5 dalla Lazio terza, -1 dalla Samp quarta).
Il primo degli scontri diretti dell’alta classifica segnerà il destino della Roma (braccata a un punto dalla Lazio) e del Napoli (declino da correggere e rilancio). Non è una partita da pareggio, servirebbe solo agli altri rivali dell’alta classifica. Chi vince può risistemare il suo campionato, disperatamente essenziale per la squadra di Benitez.
La tradizione non è favorevole agli azzurri sul campo della Roma. Ma al diavolo la tradizione. Le incognite vengono dai viaggi dei nazionali delle due squadre (8 del Napoli, 7 della Roma). È out Gervinho, tre settimane di stop. Nel Napoli rientra Gargano (Inler squalificato). Higuain è stato l’ultimo a tornare senza giocare la seconda partita dell’Argentina contro l’Ecuador. Prestazione non positiva di Albiol nella Spagna battuta dall’Olanda. Hamsik di nuovo calciatore dell’anno in Slovacchia. Luci e ombre.
Serviranno luci azzurre sfolgoranti all’Olimpico per rimettere in sesto la classifica. Serviranno calciatori “allo spasimo”, anche se tre giorni dopo c’è il ritorno di semifinale con la Lazio in Coppa Italia, cancellando il peso delle 44 partite giocate sinora. Serviranno i cannonieri azzurri più puntuali contro la Roma: Hamsik 5 gol, Callejon 3, Higuain 3.
La tattica fino a un certo punto. E’ una partita tutta cuore, muscoli e testa. L’attendismo non paga e bisogna rubare l’iniziativa alla Roma, allarmarla, metterla in difficoltà, pressarla a tutto campo. L’equilibrio, certo, è fondamentale, ma occorrono coraggio, audacia, corsa, vigore.
La Roma appare lenta e involuta. Garcia ha numerosi problemi di formazione. Bisogna prendere i giallorossi in velocità. Insigne può risorgere dalla panchina e si aspetta la riscossa di Mertens che comincia bene e poi non trovando la porta si scompone. Gabbiadini arma ulteriore. Concretezza sotto rete perché è inutile essere la squadra che tira di più se non fa gol. Due partite senza segnare nelle ultime quattro. Appena un gol di Higuain in campionato negli ultimi due mesi. Callejon non segna dal 6 gennaio.
È una partita da la va o la spacca. Senza pausa e con una certa fretta per sistemare la sfida. Vietato il palleggio orizzontale, verticalizzazioni assolute. Vietate incertezze e amnesie, tutta la testa nel match. La difesa della Roma è più ermetica, appena dieci gol incassati in casa, la metà delle reti subite dal Napoli al San Paolo. Ma Benitez dispone di molti grimaldelli per forzare il dispositivo arretrato di Garcia. Bisogna crederci, dare una scossa a questo periodo grigio.
Si attendono notizie entusiasmanti dall’Olimpico altrimenti la stagione azzurra subirà il primo duro colpo e il campionato se ne va.
Mimmo Carratelli
SERIE A – 29^ GIORNATA.
Sabato 4 aprile: Roma-Napoli (12,30), Atalanta-Torino, Cagliari-Lazio, Genoa-Udinese, Inter-Parma, Palermo-Milan, Sassuolo-Chievo, Verona-Cesena, Fiorentina-Sampdoria, Juventus-Empoli.
CLASSIFICA: Juventus 67; Roma 53; Lazio 52; Sampdoria 48; Napoli 47; Fiorentina 46; Torino 39; Milan 38; Genoa e Inter 37; Palermo 35; Empoli e Udinese 33; Chievo, Sassuolo, Verona 32; Atalanta 26; Cagliari e Cesena 21; Parma 9.