Qualcuno – forse tra gli stessi tifosi del Napoli – lo ha trovato sgradevole e inappropriato ma intanto il silenzio stampa “ad aziendam” contro Sky, deciso da De Laurentiis la sera del pareggio casalingo contro l’Inter, ha fatto scuola in Francia. E stavolta, a differenza di quanto accaduto in Italia, ha anche ricevuto il sostegno della Lega Calcio.
“Vittima” del provvedimento in questo caso è la Sky transalpina, Canal +, che nel weekend appena trascorso si è vista negare le interviste da ben due squadre: il Psg, che sabato ha vinto la Coppa di Lega liquidando 3-0 il Bastia, e il Marsiglia, che dopo la sconfitta casalinga contro i parigini è caduto anche a Bordeaux, lasciando il terzo posto al Monaco.
Anche le motivazioni, che per una volta vedono solidarizzare due club storicamente divisi da una fortissima rivalità, sono analoghe: il casus belli è la squalifica comminata giovedì scorso a Zlatan Ibrahimovic (4 giornate per il famoso “Francia Paese di m…” e altri insulti alla terna arbitrale dopo Bordeaux-Psg) e al centrocampista dell’OM Dimitri Payet (2 giornate per lo sfogo nel tunnel degli spogliatoi dopo Marsiglia-Lione).
In entrambi i casi, a “fare la spia” ai turpiloqui dei due giocatori è stata l’emittente a pagamento francese che ha i diritti per il campionato e che ha subito contestato la decisione delle due società: “Ibra e Payet non sono stati ripresi da una candid camera, ma in zone dello stadio dove ci sono telecamere da 30 anni”. Niente da fare però: sabato sera, dopo la vittoria della Coppa di Lega, l’allenatore del Psg Laurent Blanc ha ignorato le domande dell’inviato di Canal +, mentre il Marsiglia ha reagito ancora più duramente, vietando a tutti i propri tesserati di parlare con l’emittente dopo aver spiegato attraverso un comunicato particolarmente indignato di sentirsi vittima di “ingiustizia spettacolo”.
In particolare il club allenato da Marcelo Bielsa sospetta di pagare indirettamente il precedente caso Ibrahimovic, come se per giustificare quella pesante squalifica si dovessero trattare in un certo modo anche casi analoghi. “Ma non era questo il caso – spiega l’OM nel comunicato -: lo sfogo di Payet è stato strumentalizzato. In realtà era generico (ha detto, in maniera molto più colorita, una frase traducibile con “Ci siamo fatti fottere!”, ndr) e in alcun modo indirizzato alla classe arbitrale, tant’è vero che la stessa terna non aveva scritto nulla nel referto. Un giocatore deve dunque aspettare di arrivare a casa per sfogare la propria frustazione?”.
Probabilmente proprio per questi motivi, a differenza del caso Napoli (per il quale Sky ipotizzò addirittura di fare causa…), la Lega Calcio francese (LFP) si è ufficialmente schierata con i due club: “Invitiamo Canal + a rispettare il contratto stipulato con noi, che prevede che non venga in alcun modo penalizzata l’immagine della Ligue 1, delle società e del calcio francese”. Presa di posizione che sta scatenando forti polemiche in Francia, trovando il disaccordo della stampa e anche di alcuni addetti ai lavori, come il vulcanico presidente del Lione Jean-Michel Aulas: “Si tratta di una brutta operazione di lobbying, che peraltro vede unite due società solitamente distanti. Curiosa la scelta del Marsiglia, che comportandosi così fa il gioco del Psg”.
Giuseppe Baselice