In altri Paesi il razzismo e l’antisemitismo sono cose serie, non come da noi. In Gran Bretagna Dave Whelan, proprietario del Wigan, squadra della seconda divisione inglese, è stato costretto a rassegnare le dimissioni dalla presidenza del club per una frase antisemita. «Penso che gli abrei siano a caccia di denaro più di ogni altro e non ritengo che la mia sia una dichiarazione offensiva». Si sbagliava. Whelan è stato squalificato sei settimane per essersi macchiato di una «grave colpa razziale». Non solo, ma dovrà obbligatoriamente seguire un corso di rieducazione. Gli è stata comminata anche una multa (circa 70mila euro) ma questo non sarà stato un grosso problema per lui.
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