Poiche sono solo un appassionato di calcio, non un allenatore (né sul divano né in campo) ne tantomeno uno scienziato, prima di commentare la partita di ieri a caldo ho voluto ascoltare un po’ chi ne sa più di me ed ho seguito le varie trasmissioni tv. In particolare Tacchinardi (Mediaset ed ex Atalanta) ha detto “che il Napoli meritava di vincere, ha creato 8 occasioni, colpito un palo e si è trovato di fronte due miracolosi interventi di Sportiello” per poi censurare l’arbitraggio. Civoli (Domenica Sportiva) ha detto che “il Napoli ieri meritava ma che dopo 40 partite è lecito attendersi un calo e che l’arbitraggio ha cambiato il volto della gara”. Premesso che anche io avrei voluto un Napoli più feroce per 90minuti, nello sport se deve pensare partita per partita, e ieri mi sono sembrati incomprensibili sia l’arbitraggio, sia il lutto e il silenzio della curva durante una partita decisiva, 15 minuti, un tempo erano sufficienti a meno. Ecco ques’ultima cosa mi fa pensare che i tifosi sono cambiati, in un modo che a me non piace ma che non giudico. Dico solo che vorrei che si riflettesse un attimo. In quali altre classifiche Napoli è quinta? (Università, Scuola, Turismo, Economia, etc.) e perché in altri ambiti della loro vita i miei concittadini che risiedono a Napoli non si riuniscono ogni settimana in 25/30mila per protestare contro le cose che non li soddisfano.
Massimiliano Natale