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Vigilia di Italia-Inghilterra, la Nazionale di Prandelli è un’incognita

Manaus è nel nord del Brasile, sulla linea dell’equatore, nella grande Amazzonia, polmone verde del mondo, tre ore di volo dal ritiro azzurro di Mangaratiba. Qui si gioca Italia-Inghilterra (arbitro l’olandese Kuipers). Un diluvio ha allagato la città ed è crollato parte del tetto dell’aeroporto. Il campo di gioco è un autentico tratturo con l’erba bruciata, un handicap per la nazionale di Prandelli fisicamente inferiore agli inglesi. Ma il ritmo sarà basso per il clima tropicale e questo potrebbe favorire gli italiani. E’ la prima partita del Girone D determinante per aggrapparsi ai primi due posti per il passaggio agli ottavi.Due mediani davanti alla difesa a quattro (Gerrard ed Henderson) a difendere e costruire, una freccia nera all’attacco (Sturridge, 24 anni, 1,88) sostenuta da Lallana (24 anni), Rooney (a tutto campo) e Sterling (19 anni). Questa è l’Inghilterra. Densità in mezzo, sempre qualcuno a far pressing su Pirlo (Sterling in prima battuta), il più temuto degli azzurri, e niente falli al limite dell’area che favorirebbero i coriandoli dello juventino. Sono le direttive di Roy Hodgson. E, poi, possesso-palla e non più calcio britannico tutto corsa, traversoni e lanci. C’è il ricordo di Kiev quando l’Italia tenne palla e la fece vedere raramente agli inglesi.E la nazionale di Prandelli? Una incognita assoluta. Capace di una prodezza esplosiva oppure un po’ come le stelle che stanno a guardare. Raggiungere i quarti e poi si vedrà. Si comincia col 4-1-4-1, De Rossi davanti alla difesa, Balotelli unica punta. Il fronte offensivo pare un po’ debole. Devono inserirsi al tiro Candreva e Marchisio partendo dal centrocampo folto. Devono spingere i terzini esterni. In panchina fremono Immobile e Insigne.L’attenzione di Prandelli è tutta concentrata sul centrocampo. Qui l’Italia deve essere numerosa e compatta, nascondere la palla agli inglesi e sorprenderli con le posizioni mutevoli di Pirlo e Verratti, il doppio play, uno alto, uno basso, e guai a perdere il pallone. Il contropiede britannico può far male alla difesa azzurra che cerca ancora certezze e partite senza errori. Con De Sciglio out, c’è Chiellini a sinistra e Paletta centrale al fianco di Barzagli. Allarme sui calci piazzati. L’Italia difende male sulle palle da fermo.A Kiev, due anni fa, quarti dell’Europeo, l’Italia fu nettamente superiore, ma la gara si risolse solo ai rigori (4-2 per gli azzurri). L’Inghilterra tenne botta per 120 minuti. Sono sette gli inglesi superstiti di quella sfida, otto gli italiani.La squadra britannica si è ringiovanita (i 19 anni di Sterling). Ma la meglio gioventù sta in panchina: il terzino Shaw (18 anni), il centrocampista Wilshere (22), il devastante attaccante Welbeck (23) frenato da un leggero infortunio, il centrocampista offensivo Barkley (20). In campo ci saranno cinque del Liverpool.Le squadre si sono preparate con vari accorgimenti al clima di Manaus (34 gradi, umidità dell’80 per cento). Bagni in acqua ghiacciata, indumenti pesanti. Ma “dal vero” sarà un’altra cosa. Si gioca nel tardo pomeriggio (mezzanotte in Italia).Italia e Inghilterra si temono a vicenda. Sembra scritto un pareggio a meno di prodezze individuali. Ne godrebbe, nello stesso gruppo, l’Uruguay di Cavani.MIMMO CARRATELLI ITALIA (4-1-4-1): Buffon; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi; Candreva, Pirlo, Verratti, Marchisio; Balotelli.INGHILTERRA (4-2-3-1): Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines; Gerrard, Henderson; Lallana, Rooney, Sterling; Sturridge.ARBITRO: Kuipers (Olanda). MONDIALE.Girone A: Brasile-Croazia 3-1, Messico-Camerun.Girone B: Spagna-Olanda, Cile-Australia.Girone C: Colombia-Grecia, Costa d’Avorio-Giappone.Girone D: Uruguay-Costa Rica, Italia-Inghilterra.

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