A capo di una infinita sofferenza, al secondo dei quattro minuti di recupero, Lionel Messi, ingabbiato, braccato, raddoppiato, stoppato nella corsa e nei dribbling per tutta la partita, inventa un gol “a giro” calciando di sinistro dal limite verso l’angolo alto opposto e piega così l’inesauribile e irriducibile resistenza degli iraniani.Ha vinto l’Argentina (1-0), filando già negli ottavi, non solo grazie a Messi, ma grazie anche al portiere Romero, ex Sampdoria oggi al Monaco, che, nel secondo tempo, con l’Iran che si faceva più audace, dopo avere contenuto tutta la spinta dei bianconcelesti, ha sventato almeno tre palle-gol.Nel finale del match (77’), sono entrati Lavezzi per Higuain, il vecchio e il nuovo Napoli, e Palacio per Aguero assicurando un po’ di brio alla manovra argentina che andava sempre più afflosciandosi. Ma c’è voluto l’assolo della “pulce” per la vittoria.E’ stata una lunga sofferenza per i gauchos sotto gli occhi e gli occhiali scuri di Maradona in tribuna a Belo Horizonte.L’Iran si è chiusa a doppia mandata (4-5-1), spesso con otto uomini in area per fare muro. Insuperabili i due centrali della difesa Sadeghi e Montazeri, in movimento perpetuo i centrocampisti (quanto ha corso Dejagah?), tutti a difendere nel primo tempo, con guizzi improvvisi nel secondo che per poco non hanno prodotto la sorpresona del Mondiale.L’Argentina è stata a lungo stucchevole. Palla a Mascherano, palla a Gago, aperture a destra su Zabaleta che avanza, qualche tocco prezioso di Di Maria a sinistra, ma nell’area dell’Iran non ci sono maglie biancocelesti.Messi, fuori area, non vince un contrasto. Aguero è un piccolo guerriero, ma sono tutti guerrieri gli iraniani, compatti, aggressivi, irriducibili. Neanche Higuain la spunta. C’è sempre un piede iraniano a rubare il pallone agli argentini.Sono le ore 13 a Belo Horizonte e il sole picchia. L’Argentina si spreca molto nelle corse. L’Iran sempre più chiusa. La manovra dell’Argentina è lenta e poco ispirata. Non sfonda sulle fasce, non ha sbocchi al centro perché gli iraniani sono dappertutto e sembrano il doppio degli argentini.Ci vuole una gran pazienza per cercare il successo. L’Iran ha chiuso la prima gara 0-0 contro la Nigeria. E’ accreditato di una difesa molto solida e lo conferma.Nel primo tempo il “mostruoso” possesso-palla degli argentini (76 per cento, 70 per cento alla fine) non produce nulla. Sette conclusioni a una, senza battere il portiere Haghighi molto attento.Sul lancio di Gago, Higuain conclude sul portiere che stoppa la palla col sedere (13’). Poi Haghighi sventa in angolo una conclusione di Aguero (21’).Filano fuori bersaglio i colpi di testa di Rojo (24’ corner di Di Maria), di Garay (36’ sulla punizione di Messi), di Fernandez (44’ altro corner di Di Maria).L’Iran si affaccia una sola volta nell’area di Romero che deve compiere la prima grande parata deviando in corner il colpo di testa in tuffo di Hosseini (42’ angolo di Dejagah).Nella ripresa, l’Iran non è più solo chiusa in difesa, ma si distende all’attacco e Romero diventa protagonista.L’azione degli iraniani è entusiasmante. Dejagah salta a centrocampo Mascherano, apre a destra per Montazeri che crossa per Ghoochanneijhad, tuffo di testa e paratissima di Romero (52’).L’Iran ha più gamba e torna all’attacco. Sono momenti durissimi per l’Argentina che sembra avere meno fiato e corsa. La difesa biancoceleste sembra spaesata. E Romero deve annullare la conclusione di Dejagah (67’).L’Iran prende sempre più coraggio negli ultimi dieci minuti infernali per l’Argentina.C’è sempre Romero a salvare la nazionale di Sabella. Pronto a ribattere un’altra conclusione di Ghoochanneijhad (86’).A questo punto, il pareggio sembra un risultato d’oro per l’Argentina. Ma i campioni non muoiono mai e Messi finalmente vince. L’Iran meritava il pari. Ma non aveva un Messi nelle sue file.Mimmo Carratelli ARGENTINA (4-3-3): Romero; Zabaleta, Fernandez, Garay, Rojo; Gago, Mascherano, Di Maria (93’ Biglia); Messi, Higuain (77’ Lavezzi), Aguero (77’ Palacio).IRAN (4-2-3-1): Haghighi; Hosseini, Sadeghi, Montazeri, Pouladi; Teymourian, Nekounam; Dejagah (84’ Jakan Bokush), Shojaei (77’ Heydari), Haji Safi; Ghoochahanneijhad.ARBITRO: Mazic (Serbia).RETI: 92’ Messi. MONDIALE 2014.Gruppo A: Brasile-Croazia 3-1, Messico-Camerun 1-0, Brasile-Messico 0-0, Croazia-Camerun 4-0. Classifica: Brasile 4 (3-1), Messico 4 (1-0), Croazia 3 (5-1), Camerun 0 (0-5).Gruppo B: Spagna-Olanda 1-5, Cile-Australia 3-1, Olanda-Australia 3-2, Cile-Spagna 2-0. Classifica: Olanda 6 (8-3), Cile 6 (5-1), Australia 0 (3-6), Spagna 0 (1-7).Gruppo C: Colombia-Grecia 3-0, Costa d’Avorio-Giappone 2-1, Colombia-Costa d’Avorio 2-1, Giappone-Grecia 0-0. Classifica: Colombia 6 (5-1), Costa d’Avorio 3 (3-3), Giappone 1 (1-2), Grecia 1 (0-3).Gruppo D: Italia-Inghilterra 2-1 e Uruguay-Costa Rica 1-3, Uruguay-Inghilterra 2-1, Italia-Costa Rica 0-1. Classifica: Costa Rica 6 (4-1), Italia 3 (2-2), Uruguay 3 (3-4), Inghilterra 0 (2-4), Uruguay 0 (1-3).Gruppo E: Francia-Honduras 3-0, Svizzera-Ecuador 2-1. Svizzera-Francia 2-5, Honduras-Ecuador 1-2. Classifica: Francia 6 (8-2), Ecuador 3 (3-3), Svizzera 3 (4-6), Honduras 0 (1-5).Gruppo F: Argentina-Bosnia 2-1, Iran-Nigeria 0-0, Argentina-Iran 1-0. Classifica: Argentina 6 (3-1), Nigeria 1 (0-0), Iran 1 (0-1), Bosnia 0 (1-2).Gruppo G: Germania-Portogallo 4-0, Ghana-Usa 1-2. Classifica: Germania 3 (4-0), Usa 3 (2-1), Ghana 0 (1-2), Portogallo 0 (0-4).Gruppo H: Belgio-Algeria 2-1, Russia-Corea del sud 1-1. Classifica: Belgio 3 (2-1), Russia 1 (1-1), Corea del sud 1 (1-1), Algeria 0 (1-2).
L’Argentina soffre ma ha un Messi in più
Mimmo Carratelli
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