Per restare in Brasile e guadagnare gli ottavi l’Italia deve almeno pareggiare con l’Uruguay. Elementare, Watson. Gli azzurri hanno due risultati su tre per andare avanti. Per l’Uruguay una sola chance: la vittoria.In campo azzurro fanno scattare l’allarme i due compaesani ventisettenni di Salto, il pistolero Luis Suarez, opportunista, passo breve, furbo, fisicamente compatto, rissoso, e Furia Cavani cavallo selvaggio del West che gioca a tutto campo. In due fanno 461 gol in carriera, 63 in nazionale (41 Suarez, 22 Cavani). Più, naturalmente, l’orgoglio uruguagio. Ma loro devono assolutamente vincere per farcela, penalizzati dalla differenza reti (-1 rispetto alla parità degli azzurri). Andando dallo psicologo, chi sarà più condizionato?Si gioca a Natal, all’Arenas das Dunas, terzo campo per gli azzurri, dopo la fornace di Manaus, dove rimasero cotti gli inglesi, e il nostro inferno a Recife con la Costa Rica.Natal, la città di Francelino Matuzalem, è nel nord-est del Brasile, sull’Atlantico, clima annunciato da savana, se non piove si rimane secchi. Ma ha piovuto molto e, a quattro chilometri dallo stadio, s’è aperta una voragine che ha inghiottito auto, baracche e persone.Obiettivo dell’Italia, che si spera rinvigorita nel fisico e nella convinzione, è evitare a sua volta la voragine dell’eliminazione e sapersela cavare sulle insidiose “dune” di un match andare e tornare, difendere e attaccare, possibilmente senza tregua o, almeno, con giudizio.Prandelli sfodera la difesa a tre, rinculando su tutte le precedenti esperienze. Ed è la difesa in toto della Juventus (Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini) che dovrà sopportare il peso del match garantendo l’incolumità totale. Non prendere gol, e succeda quel che deve succedere (lo 0-0 andrebbe benissimo).Rientra Verratti nel centrocampo che passa a cinque con due difensori esterni (Darmian e il recuperato De Sciglio), al centro Verratti, Pirlo e Marchisio (sei juventini in campo).La famosa difesa a tre può diventare a cinque. Ma si spera che dal centrocampo più folto, con grande copertura sulle fasce, il genio di Pirlo illumini la gara, dopo il tic-toc con Verratti e avendo a sostegno le doti guerriere di Marchisio.Avanti è tutto nuovo, grande incognita, con Immobile a cancellare la solitudine di Balotelli. Siamo cioè al 3-5-2, marchio non solo Juve. Non se ne farà condizionare l’Uruguay (4-3-1-2) che, a centrocampo, avrà cinque combattenti: i due mediani davanti alla difesa e i tre trequartisti che arretreranno per smorzare la furia (?) italiana e imbeccare da lontano i due compaesani di Salto. E, poiché Cavani rientra profondo, può succedere che nella zona mediana, dove nasce il gioco e può morire la partita, gli uruguayani siano addirittura in sei. Vedremo come l’Italia sbroglierà la matassa.Difesa e contropiede, alla vecchia maniera italiana, per arraffare gli ottavi. Giocando Immobile con Balo dovremmo esseri pari agli uruguayani nella pericolosità offensiva (mah!). I lanci di Pirlo avranno nel torello torrese un terminale efficace. Immobile si muove molto più di Balotelli, si propone, rientra per avere palla, sa affondare. Saranno importanti i movimenti di Balo per fargli largo verso l’area.La partita sfugge ad ogni pronostico, anche se viene sbandierata la superiorità tecnica degli azzurri. Ma si giocherà soprattutto sui nervi. La squadra più salda, attenta, precisa, senza errori potrà prevalere.Si spera naturalmente di vedere l’Italia tirare di più a bersaglio. E’ la nazionale che, in questo Mondiale, “vede” la porta meno di tutti. E per pareggiare, passaporto per gli ottavi, ovviamente bisognerà giocare come se si dovesse vincere. Pericoloso difendere e basta.La grinta degli uruguayani non consentirà all’Italia un palleggio facile, gli azzurri saranno braccati in ogni zona del campo. L’Uruguay deve vincere e questa sola soluzione potrebbe essere più efficace del nostro “rifugio” in due risultati su tre. Orecchio anche alla contemporanea partita fra Costa Rica e Inghilterra che potrebbe rimettere in ballo tutto il girone.Andiamo a vedere. Il cuore avrà la sua parte.MIMMO CARRATELLI
Immobile e Balotelli contro Suarez e Cavani. Basteranno?
Mimmo Carratelli
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