Il massiccio dispositivo difensivo del Messico e quattro paratone di Ochoa (due su Neymar, una su Thiago Silva, un intervento a chiudere nell’area piccola su Paulinho e David Luiz) inchiodano il Brasile a un pareggio senza gol nella seconda partita del girone A. La delusione verde-oro è grande. Ma questo Brasile non convince. Si batte, corre, non si risparmia, ma non è la squadra irresistibile che dovrebbe vincere il Mondiale in casa sua. All’attacco c’è solo Neymar. Ininfluenti Fred e poi Jo. In questo secondo match, poi, Oscar gioca sotto tono. Le discese di Dani Alves e Marcelo non producono palle-gol. Il centrocampo non crea. Il Messico è stato fantastico per impegno, compattezza, coraggio, resistenza. Vazquez, il regista davanti alla difesa, migliore in campo. Insuperabile Rodriguez sull’estrema linea della difesa. La nazionale messicana non è stata solo difesa e salvataggi di Ochoa. Ha spinto e ha creato qualche buona occasione. Peralta e Dos Santos si sono sacrificati nel tenere impegnati i centrali brasiliani. Layun, il quinto della difesa a sinistra, ha sprintato in continuazione. Guardado è stato un implacabile ruba-palloni. Il Messico ha avuto fiato, corsa, pressing costante. Nel finale ha impegnato Julio Cesar con una rasoiata pericolosa di Jimenez. Si gioca a Fortaleza. C’è la Sierra Madre davanti al Brasile. Una difesa rocciosa e compatta. Cinque difensori messicani e tre centrocampisti in aiuto, con Vazquez che si stacca dalla difesa per andare a pressare il portatore di palla. Ma il Messico sa anche schizzare in avanti. Il Brasile è libero dalla tensione del debutto contro la Croazia. Ma saranno la grinta, il pressing, la compattezza del Messico, in ogni caso i verde-oro non riescono a sviluppare un gran gioco. Spesso si gioca a tamburello con rilanci lunghi nel vuoto, palloni che tornano indietro al mittente. Si spazza via con vigore e si costruisce senza precisione. E’ un Brasile senza fantasia. I mediani Paulinho e Luiz Gustavo non hanno talento. Neymar è braccato. Non c’è il terribile Hulk (infortunato) e Ramires sembra un fuscello al confronto e non trova mai la posizione. Neanche Oscar riesce a fare granché. Fred è poca cosa. Dani Alves e Marcelo spingono, ma concludono con cross sui quali la folta difesa messicana non si fa sorprendere. E’ anche un match duro, quattro falli dei messicani nei primi sei minuti, poi gli scontri continuano al limite dell’intervento falloso. L’arbitro turco estrae il primo “giallo” al 44’ (Ramires). Pur difendendo, il Messico non cede sul possesso-palla, abbastanza equilibrato. Nell’area messicana il Brasile non riesce ad entrare con efficacia. Nel primo tempo, due paratone di Ochoa (26’ su colpo di testa fiondante di Neymar, 43’ di piede contro David Luiz e Paulinho giunti nell’area piccola). Un gran tiro di Hector Herrera è prodigiosamente alzato oltre la traversa da Julio Cesar (24’ l’arbitro non se ne accorge e dà la rimessa dal fondo). Poi una gran conclusione di Vazquez esce a fil di palo (41’). Gran caldo, umidità elevata, ma si gioca a gran ritmo, si corre molto. Thiago Silva annulla Peralta, David Luiz contro Dos Santos. Nella ripresa c’è il piccolo Bernard (21 anni, 1,63, dello Shakhtar Donetsk) per lo spaesato Ramires. Gioca sulla destra. Ma viene fuori a sorpresa il Messico che ha più energia. Due sventole da fuori area sorvolano la traversa (54’ Vazquez, ancora lui, e 56’ Aguilar). Il Brasile è fermo. Reagisce a sprazzi e rischia. Entra Jo per Fred (68’), più potente, più mobile. Lampo di Neymar, conclusione ravvicinata, salva Ochoa col corpo (69’). I verde-oro riprendono coraggio. Spingono Oscar a destra e Bernard a sinistra. Il Messico inserisce il Chicharito Hernandez (Manchester United) per Peralta e Fabian per Herrera (75’). Poi Jimenez per Dos Santso (84’). Thiago Silva è costretto a stroncare il guizzo immediato di Hernandez (79’ ammonito il difensore brasiliano). Scolari fa l’ultimo cambio fra due giocatori del Chelsea: Willian per Oscar (84’). E Ochoa, che ha già negato due gol a Neymar, si oppone al colpo di testa ravvicinato di Thiago Silva sulla punizione da sinistra di Neymar (85’). Niente da fare. Il Brasile non passa. E il Messico tenta la sorpresa sino all’ultimo. Julio Cesar deve sventare una gran tiro di Jimenez (89’). Non c’è stata la rivincita sull’amaro match dell’agosto di due anni fa a Wembley quando il Messico vinse la medaglia d’oro olimpica battendo il Brasile 2-1 con due reti di Peralta. Hanno giocato ancora due attaccanti di quella finale, Peralta e Dos Santos. Nel Brasile, presenti ancora Thiago Silva, Marcelo, Oscar e Neymar. Il portiere della finale olimpica era il “napoletano” Rafael (errore sul primo gol). Mimmo Carratelli BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Paulinho, Luiz Gustavo; Ramires (46’ Bernard), Oscar (84’ Willian), Naymar, Fred (68’ Jo). MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Rodriguez, Marquez, Moreno, Layun; Herrera (75’ Fabian), Vazquez, Guardado; Peralta (73’ Javier Hernandez), Dos Santos (84’ Jimenez). ARBITRO: Cakir (Turchia). MONDIALE 2014. Gruppo A: Brasile-Croazia 3-1, Messico-Camerun 1-0, Brasile-Messico 0-0. Classifica: Brasile 4 (3-1), Messico 4 (1-0), Camerun 0 (0-1), Croazia 0 (1-3). Gruppo B: Spagna-Olanda 1-5, Cile-Australia 3-1. Classifica: Olanda 3 (5-1), Cile 3 (3-1), Australia 0 (1-3), Spagna 0 (1-5). Gruppo C: Colombia-Grecia 3-0, Costa d’Avorio-Giappone 2-1. Classifica: Colombia 3 (3-0), Costa d’Avorio3 (2-1), Giappone 0 (1-2), Grecia 0 (0-3). Gruppo D: Italia-Inghilterra 2-1 e Uruguay-Costa Rica 1-3. Classifica: Costa Rica 3 (3-1), Italia 3 (2-1), Inghilterra 0 (1-2), Uruguay 0 (1-3). Gruppo E: Francia-Honduras 3-0, Svizzera-Ecuador 2-1. Classifica: Francia 3 (3-0), Svizzera 3 (2-1), Ecuador 0 (1-2), Honduras 0 (0-3). Gruppo F: Argentina-Bosnia 2-1, Iran-Nigeria 0-0. Classifica: Argentina 3 (2-1), Iran 1 (0-0), Nigeria 1 (0-0), Bosnia 0 (1-2). Gruppo G: Germania-Portogallo 4-0, Ghana-Usa 1-2. Classifica: Germania 3 (4-0), Usa 3 (2-1), Ghana 0 (1-2), Portogallo 0 (0-4). Gruppo H: Belgio-Algeria 2-1, Russia-Corea del sud (martedì 17).
Il Brasile va a sbattere sul Messico: 0-0
Mimmo Carratelli
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