Partita mineraria allo Stadio Mineirao di Belo Horizonte, dura, sofferta, combattuta, allo spasimo, due ore di calcio aspro, 51 falli fischiati (28 dei brasiliani).Il Brasile, prima gara degli ottavi, elimina il Cile, ma solo ai rigori (4-3) dopo i due gol del primo tempo (18’ David Luiz, 32’ Alexis Sanchez).Crudele eliminazione dei cileni non solo per il palo finale di Jara nella lotteria dei rigori, ma perché, complessivamente superiori al Brasile, non hanno avuto fortuna.La gran parata di Julio Cesar sulla palla-gol di Aranguiz (65’) e la traversa di Pinilla nei supplementari (120’) sono state due scudisciate sulla pelle del Cile, ardimentoso e padrone del match dopo un’ora di gioco, quando si esaurivano gli spunti individuali di Neymar.La qualificazione del Brasile, alla fine, ha un nome grande: Julio Cesar. Era apparso poco reattivo sul gol preso da Sanchez, ma poi quel salvataggio sulla palla di Aranguiz, che salvava il Brasile dal sorpasso dei cileni, era il preludio delle prodezze sui rigori. Ne parava due (a Pinilla e a Sanchez). Così che Neymar poteva scoccare dal dischetto il tiro decisivo. Passettini brevi, arresto in corsa e penalty impeccabile. Non era ancora finita, ma Jara stampava sul palo la possibilità del 3-3 andando ad oltranza.Nella marea gialla dello stadio di Belo Horizonte, il Brasile si è spento dopo un’ora. Il vantaggio di David Luiz, che spingeva la palla in rete con un fianco, sul corner calciato da Neymar e “allungato” dal colpo di testa di Thiago Silva, pareggiato dopo la mezz’ora dall’imprendibile Alexis Sanchez, un vero ragazzo meraviglia, prosciugava la spinta e le energie del Brasile.Il pareggio del Cile era frutto di una topica dei brasiliani: sulla rimessa laterale di Marcelo all’altezza dell’area di rigore verde-oro, Vargas rubava il tempo al disattento Hulk e scodellava l’assist per il colpo di Sanchez.Non c’era più Brasile in campo con troppi giocatori alle corde, Marcelo indeciso in difesa, Dani Alves saltato ripetutamente da Sanchez che svariava a sinistra, Fernandinho (al posto di Paulinho) subito in calo, Oscar in ombra totale, Hulk impreciso, Fred la brutta copia di ogni centravanti e Jo, quando lo ha sostituito (64’) peggio di lui, incapace di fare valere la sua altezza (1,89) sui piccoli ma irriducibile difensori cileni (Medel 1,71, Jara 1,74).Il Cile è stato fantastico per compattezza di squadra, corsa, pressing, folate offensive. Se Neymar andava in crisi dopo un’ora, sfiduciato dai troppi spunti individuali bloccati dai cileni che su di lui raddoppiavano e triplicavano la marcatura, nell’altro campo un superlativo Alexis Sanchez impegnava da solo l’intera retroguardia brasiliana.Ha giocato a tutto campo, il “nino meravilha”, rientrando per dar mano forte, per prendere palla, per puntare a rete, forte e vincente nei contrasti e autore del pari del primo tempo.Il Brasile a centrocampo è stato costantemente in inferiorità numerica. Il Cile lo ha aggredito con una truppa di irriducibili centrocampisti. Vidal ancora in tono minore dopo l’operazione al menisco, Isla sbadato a destra, ma danzavano magnificamente Aranguis, Diaz, Mena. Una banda di piccoletti inesauribili rafforzati dai rientri profondi di Sanchez.Dopo un’ora, il Brasile duramente provato dal pressing e dalle corse dei cileni si disuniva, perdendo le distanze, giocando la palla a casaccio. Non riuscivano più un appoggio, un passaggio, un lancio, mentre la serie cilena dei passaggi era sempre precisa, costante, incisiva.Il Cile non meritava di uscire. La sua grande foga, il suo ardente spirito di lotta, ma anche le qualità di palleggio sono stati superiori al Brasile che ha spesso cercato lo spunto individuale, ma Neymar declinava e Hulk era inaffidabile.Un Brasile a pezzi ha avuto solo il merito di restare in piedi, di riparare ad ogni palla persa a centrocampo, ad ogni errore difensivo, alla stanchezza e alla sfiducia. Così si è meritata la fortuna del successo sino ai calci di rigore. BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho (72’ Ramires), Luiz Gustavo; Oscar (106’ Willian), Neymar, Hulk; Fred (64’ Jo).CILE (3-4-1-2): Bravo; Silva, Medel (107’ Rojas), Jara; Isla, Aranguiz, Diaz, Mena; Vidal (86’ Pinilla); Alexis Sanchez, Vargas (56’ Felipe Gutierrez).ARBITRO: Webb (Inghilterra).RETI: 18’ David Luiz, 32’ Alexis Sanchez.RIGORI: David Luiz gol (1-0), Pinilla parato (1-0), Willian fuori (1-0), Sanchez parato (1-0), Marcelo gol (2-0), Aranguiz gol (2-1), Hulk parato (2-1), Diaz gol (2-2), Neymar gol (3-2), Jara palo (3-2). OTTAVI DI FINALE.Brasile-Cile 4-3 ai rigori (1-1 d.t.s.).Uruguay-Colombia 0-2Olanda-Messico, 29 giugno, Fortaleza.Costa Rica-Grecia, 29 giugno, RecifeFrancia-Nigeria, 30 giugno, Brasilia.Germania-Algeria, 30 giugno, Porto Alegre.Argentina-Svizzera, 1 luglio, San Paolo.Stati Uniti / Belgio, 1 luglio, Salvador de Bahia. QUARTI DI FINALEBrasile-Colombia
Il Brasile soffre e passa ai rigori
Mimmo Carratelli
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