Tanto per essere pignoli, a tre giornate dalla fine del campionato mancano al Napoli due punti per blindare il terzo posto (Fiorentina a –8). Basterebbero due pareggi, ma tanto vale togliersi subito il pensiero e, anche per festeggiare stasera al San Paolo la vittoria in Coppa Italia, diamoci dentro contro il Cagliari che è matematicamente salvo. La squadra sarda, tornata sotto la guida di Pulga, ha infilato un pareggio e due vittorie e non farà da sparring alla festa azzurra. Il Napoli dovrà metterci un po’ d’impegno per non sbracare come la Roma a Catania (la chiesa al centro del dileggio).
Torniamo al calcio con un po’ d’allegria dopo i fatti di sabato che, con tre napoletani feriti, hanno però lasciato l’immagine eterna di Napoli & Camorra grazie al capopopolo dell’Olimpico immortalato in tutte le tv, i giornali e i network del mondo.
Alla vergogna di quanto accaduto allo stadio romano sono sfuggite tutte le autorità presenti, dalle istituzioni civili a quelle calcistiche, nella resa completa dello Stato e della Lega calcio, organizzatrice del match, lasciando il cerino acceso nelle mani del Napoli sino a impiegare un suo giocatore, Hamsik, nel contatto con l’ultras napoletano, “missione” che sarebbe spettata ai rappresentanti dell’ordine pubblico, dal questore al prefetto, al responsabile dell’ordine all’interno dell’Olimpico. Non intervenendo e “usando” il capitano del Napoli hanno camuffato l’assenza e la resa dello Stato. Non la prima e neanche l’ultima partita persa.
Il campionato prosegue infiammandosi in coda, tutte le altre posizioni sembrano delineate. Il Napoli pensa già ai preliminari di Champions, mentre è un bel problema la location, come si usa dire oggi, della Supercoppa italiana fra Juventus e Napoli (alla seconda sfida) vista la totale inefficienza della macchina organizzativa del calcio. Tornare a Pechino per stare lontano da rischi e pericoli? Ridicolo. Giocare a Roma dopo i fatti e i misfatti di sabato? Ci penseranno.
Gli applausi al Napoli per la conquista della Coppa (la seconda sotto De Laurentiis sulle cinque totali) sono d’obbligo. Il primo anno di Benitez è stato positivo visti i cambi di mentalità, di gioco, di giocatori e della guida tecnica. Lo scudetto è stato il sogno delle prime sette giornate a spron battuto. L’anno prossimo si pretende un impegno più continuo e incisivo con gli acquisti indispensabili e adeguati.
Al San Paolo si chiuderà fra due domeniche con l’ultima giornata di campionato (Verona). Col terzo posto che sembra al sicuro, il Napoli punta a un record nella storia azzurra, dieci vittorie in trasferta se farà il colpo sul campo della Sampdoria alla penultima giornata. Questi sono gli spiccioli di gloria di un’annata che è la premessa di un volo più alto da agosto in poi.
Mimmo Carratelli
SERIE A – 36^ GIORNATA.
Catania-Roma 4-1, Chievo-Torino 0-1, Genoa-Bologna 0-0, Parma-Sampdoria 2-0, Udinese-Livorno 5-3, Milan-Inter 1-0. Lunedì 5: Lazio-Verona, Juventus-Atalanta. Martedì 6: Fiorentina-Sassuolo, Napoli-Cagliari.
CLASSIFICA: Juventus 93, Roma 85; Napoli 69; Fiorentina 61; Inter 57; Torino 55; Parma e Milan 54; Lazio e Verona 52; Atalanta 47; Sampdoria 44; Udinese 42; Genoa 41; Cagliari 39; Chievo 30; Bologna 29; Sassuolo 28; Catania 26; Livorno 25.