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Incidenti a Roma. Tre tifosi feriti, uno grave

Cadute nel vuoto le parole di Papa Bergoglio che, in occasione della finale di Coppa Italia fra Napoli e Fiorentina, si augurava che il calcio fosse una festa. Non è stata una festa, a Roma, tre ore prima della partita.
In località Tor di Quinto, in uno scenario tutto da definire, si sono verificati incidenti. Si esclude che si sia trattato di scontri fra le tifoserie napoletane e fiorentine.
Il bilancio immediato è di tre feriti. Si tratta di giovani tifosi napoletani, uno dei quali raggiunto da colpi di pistola alle braccia. Un altro napoletano è stato colpito al torace. Il terzo è stato colpito a una mano.
E’ possibile che siano state le esplosioni di bombe-carta contenenti chiodi a ferire due dei tre napoletani.
Gli incidenti si sono verificati a circa cinquecento metri dallo Stadio Olimpico.
Nei dintorni dello stadio, fortemente militarizzati, l’afflusso dei tifosi di Napoli e Firenze è avvenuto in tutta tranquillità.
Il presidente del Senato Grasso, che all’Olimpico procederà alla premiazione della squadra vincente, ha dichiarato che gli scontri sono avvenuti per mano di delinquenti e non di tifosi.
A un’ora circa dall’inizio della partita, la dinamica degli incidenti è tutta da chiarire.
Alcune agenzie di stampa riferiscono che, fra i tifosi napoletani, si siano inseriti ultras della Roma aventi come obiettivo le forze di polizia.
Mimmo Carratelli

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