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Perché, secondo logica, il secondo posto è lontano

Stasera gioco con i numeri cercando analiticamente di capire se il Napoli può davvero ambire al secondo posto in campionato.

Non terrò in considerazione eventuali risvolti psicologici a valle di prestazioni negative in quanto entrambi gli allenatori hanno dimostrato di saper ben gestire anche i momenti peggiori.

Partendo dal dato che la Roma ha finora realizzato 58 punti in 26 partite, ed il Napoli 55 punti in 27 partite, inizierò con l’analisi delle gare con le 7 avversarie in comune tra giallorossi ed azzurri.
Per la Roma l’Udinese in casa non dovrebbe essere un baluardo insormontabile vista la posizione in classifica dei friulani, mine vaganti sì, ma ormai avviati ad un finale di campionato senza infamia e senza lode. Anche il Napoli alla 34a potrebbe trovarsi ad Udine nelle medesime condizioni dei giallorossi, ovvero ad affrontare una squadra senza molto da chiedere al campionato.

Identica situazione con il Torino. Roma-Torino e Torino-Napoli dovrebbero essere due gare che i granata faranno fatica a non perdere. Il Toro è in calo motivazionale, la sua classifica lo mette al riparo da sgradevoli sorprese, ma allo stesso tempo non offre più molte chance per obiettivi più ambiziosi.

Sia la Roma che il Napoli affronteranno il Parma, ancora una volta la Roma in casa ed il Napoli fuori. Per la legge (non scritta) dei grandi numeri, la lunga serie positiva dei ducali (dovuta a mio avviso anche alla sospensione della gara di Roma) potrebbe presto finire, e Roma e Napoli (che gli emiliani incontreranno in appena 4 giorni) potrebbero approfittare dell’eventuale calo dei ragazzi di Donadoni a valle dei primi risultati negativi.

Anche il Catania è avversaria comune delle due contendenti. Il vero problema del Napoli è il momento in cui si andrà al Massimino. Il Napoli rischia di trovare avversari ancora in lotta per non retrocedere, laddove la Roma li incontrerà alla terzultima, probabilmente già con due piedi in serie B.

Il Cagliari affronterà invece la Roma in casa alla 32a, opponendo credo ancora una buona resistenza, mentre sarà al San Paolo alla 36a, forse già matematicamente salvo.

La gara con la Fiorentina, penultima avversaria comune di Roma e Napoli si preannuncia difficile per entrambe. Il non trascurabile vantaggio per il Napoli consiste nel fatto che gli azzurri giocheranno in casa mentre i giallorossi andranno al Franchi. L’effetto stanchezza da Europa League dovrebbe essere lo stesso per Napoli e Fiorentina, anche se l’esito degli ottavi di finale potrebbe pesare sulla gara dando più morale all’una o all’altra squadra.

L’ultima avversaria in comune è lei, la schiacciasassi del 2013-2014. Purtroppo il Napoli si scontrerà con la Juventus in una fase nella quale le motivazioni bianconere saranno ancora fortissime. Temo invece che Roma-Juve dell’11 maggio possa trasformarsi in una passerella durante la quale i tre punti facilmente rischiano di restare a Roma. Se teniamo poi in conto che un’eventuale finale di Europa League (a Torino) i bianconeri la giocherebbero appena tre giorni dopo la sfida dell’Olimpico…

In pratica, secondo delle considerazioni logiche ed aritmetiche, ma che poco hanno a che fare con l’imprevedibilità del calcio, Napoli e Roma potrebbero fare all’incirca gli stessi punti contro le avversarie in comune. Nella migliore delle ipotesi, il massimo che il Napoli potrebbe rosicchiare ai giallorossi ammonterebbe a mio avviso ad un paio di punti.

Ricordando che i capitolini giocheranno una partita in più del Napoli fino alla fine del torneo, analizzerò le restanti gare di ciascuna squadra.

La Roma incontrerà Chievo, Sassuolo, e Genoa in trasferta, con dei potenziali rischi solo a Verona con un Chievo che il 22 marzo sarà ancora invischiato in piena lotta salvezza. Le altre due avversarie non dovrebbero essere un grande ostacolo in quanto il Sassuolo non sembra avere grosse speranze contro la Roma attuale, mentre il Genoa all’ultima giornata potrebbe non avere più nulla da chiedere al campionato. In casa la Roma dovrà affrontare, oltre alle squadre già citate nella sezione degli scontri in comune, Atalanta e Milan, apparentemente non degli scogli insormontabili, soprattutto all’Olimpico.

Il Napoli invece completerà il suo calendario con Lazio e Verona in casa, entrambe ampiamente alla portata degli azzurri, ed Inter e Sampdoria in trasferta, con potenziali difficoltà in più rispetto ai giallorossi.

La logica vorrebbe che il secondo posto sia alquanto difficile da raggiungere.
Ci affidiamo però alla speranza che ancora una volta il calcio mostri quanto sia sorprendente…
Roberto Liberale

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