La qualificazione esplode negli ultimi dieci minuti quando lo Swansea si disunisce, attacca e si scopre, e allora Higuain e Inler l’atterrano (3-1). Nel primo tempo ci aveva portato in vantaggio una magia di Insigne (pallonetto). Aveva pareggiato de Guzman e l’1-1 significava l’eliminazione degli azzurri dopo lo 0-0 in Galles.
Serata senza il pienone al San Paolo e qualificazione a rischio. Una sola chance, la vittoria. E la vittoria sembra sorridere al Napoli nei primi venti minuti. Sulla spizzata di testa di Higuain, Insigne sulla linea del limite beffa in uscita il portiere Vrom (16’). Pallonetto magico. Ma Higuain fallisce due palle-gol (15’ e 20’) e il Napoli va in sofferenza. Perché lo Swansea è spavaldo, manovra, sa fare correre la palla.
Se all’andata era stato Dyer a farci soffrire sul nostro lato mancino, stavolta è Emnes che mette in difficoltà Ghoulam. E poi c’è l‘olandese de Guzman che gioca a tutto campo, imprendibile. Si sottrae a una marcatura fissa, arretra, svaria, attacca fino a segnare il pareggio (30’). E’ una mazzata. Il Napoli perde la bussola.
Lo Swansea è compatto, attento in difesa, veloce in attacco. Bony fa le sponde, Routledge si inserisce a sinistra, de Guzman viene avanti dovunque. Il Napoli non arriva più al tiro. Già Albiol ha salvato sulla linea il tiro di Emnes che aveva saltato Reina (11’). I gallesi vanno ripetutamente alla conclusione. Callejon fa fatica, Behrami e Inler ballano a centrocampo, Pandev non riesce a portare su la squadra perdendo palla, Higuain si batte, ma si spegne Insigne sempre accerchiato.
Si va al secondo tempo col cuore in gola. Lo Swansea gioca sicuro, a tutto campo, il Napoli non pressa, arretra, non taglia le linee dei passaggi. I gallesi vanno come il vento. Bony grazia Reina appoggiandogli di testa una favorevolissima palla-gol (68’). Intanto c’è Hamsik per Pandev (60’) e poi Mertens per Insigne (68’). E’ un Napoli più compatto che guizza in contropiede. Mertens a mille all’ora sulla destra, scambio con Hamsik (i due nuovi entrati incidono), palla finale a Higuain che fra due difensori, in area, gira con violenza in gol (78’).
Non è ancora fatta perché lo Swansea reagisce. Viene avanti. Assedia il Napoli. Vuole il pareggio che lo qualificherebbe. Rischi grossi per gli azzurri. Britos rinforza la difesa (84’ per Callejon). Difende una linea a cinque contro l’assalto continuo dello Swansea che si sbilancia, tutto nella metà campo del Napoli. E ci vuole un miracolo di Reina (88’) per sventare in angolo la fiondata di testa di Tiendalli sotto la traversa. Pareggio negato.
Swansea all’attacco e, allora, s’apre la prateria davanti a Vorm per colpire ancora. Tre volte il Napoli schizza in contropiede e in superiorità numerica. Fallisce Higuain (89’), fallisce Hamsik (90’). Ma alla terza ripartenza, dopo il salvataggio di Reina sotto la traversa, il Napoli non perdona più. Va via Higuain, palla a Hamsik, tocco finale per Inler tutto solo (la difesa dello Swansea è altrove) ed è un gioco per lo svizzero adagiare il pallone in rete.
Negli ottavi di Europa League l’avversario sarà il Porto.
Mimmo Carratelli
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Henrique, Albiol, Ghoulam; Behrami, Inler; Callejon (84’ Britos), Pandev (60’ Hamsik), Insigne (68’ Mertens); Higuain.
SWANSEA (4-2-3-1): Vrom; Tiendalli, Chico, Williams, Davies; Canas, de Guzman (82’ Pozuelo); Emnes (69’ Taylor), Hernandez, Routledge (62’ Dyer); Bony.
ARBITRO: Hategan (Romania).
RETI: 16’ Insigne, 30’ de Guzman, 78’ Higuain, 93’ Inler.
EUROPA LEAGUE.
Sedicesimi di finale.
Napoli-Swansea 3-1 (andata 0-0)
Ludogorec-Lazio 3-3 (andata 1-0)
Trabzonspor-Juventus (andata 0-2)
Fiorentina-Esbjerg (andata 3-1).
Ottavi.
Napoli-Porto
Juventus/Trabzonspor – Fiorentina/Ejsberg
Ludogorets – Valencia/Dinamo Kiev.