L’ottimismo accompagna il Napoli a Bologna in questa seconda trasferta consecutiva, in apertura del girone di ritorno, perché si pensa ad una squadra capace di volare sulle ali nelle diverse combinazioni per Benitez (Callejon-Mertens, Callejon-Insigne, Mertens-Insigne) se, addirittura, il tecnico spagnolo non risfoderi il trucco dei tre boys attorno a Higuain con Hamsik di rincalzo in panchina.
Col cambio dell’allenatore, Ballardini dopo Pioli, il Bologna ha rimediato un punto con la Lazio (0-0). In piena zona retrocessione (terzultimo), proporrà verosimilmente una giostra di interditori e guastatori a metà campo (3-5-1-1) per confondere il Napoli. La velocità di gioco degli azzurri può saltare l’ostacolo e il gioco sulle fasce può aggirarlo.
Si spera che Inler rimetta la maschera del leone e trovi più rapidamente la mattonella per piazzare il tiro dalla distanza contro il prevedibile muro rossoblù. Sarebbe l’arma in più per un successo che è nell’aria, ma occorrerà conquistarlo sul campo.
Questo vuol dire squadra offensiva con esterni capaci di saltare l’uomo andando in superiorità numerica e Higuain perno del gioco d’attacco, cannoniere atteso dopo due partite a secco, però spalle ben coperte dalla posizione attenta dei due mediani.
L’attacco del Bologna è il terzultimo del campionato (17 reti). Possono aiutarlo le fiammate di Diamanti, il ricciolone dalle traiettorie perforanti, ma, se la difesa azzurra (torna Fernandez) non s’addormenta, davanti a Rafael i pericoli si annunciano al minimo.
Garics, Pazienza, Perez, Kone e Morleo saranno i cinque piccoli indiani del Bologna in corsa sfrenata nella zona mediana attorno e dentro al cuore del gioco azzurro per ostacolarne palleggio, ispirazioni e lanci. Se sarà battaglia, la qualità del Napoli dovrebbe farsi comunque valere.
Il secondo posto della Roma (ingresso diretto nella prossima Champions) è sempre a tiro e non bisogna mollare la posizione d’agguato e di sorpasso. E’ l’obiettivo concreto della prima stagione di Benitez già al di là di ogni attesa e con un visibile cambio di passo della squadra che è parso spettacolare nei momenti di grazia. Insigne si è sbloccato, Callejon è già al triplo delle segnature dell’ultima stagione nel Real, Mertens va come il vento, il Pipita è uomo-squadra, goleador e assist-man. Col rientro pieno di Hamsik sarà grande orchestra.
MIMMO CARRATELLI
A Bologna il Napoli di Benitez contro il muro preparato da Ballardini
Mimmo Carratelli
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