Il mio Fiorentina – Napoli
– « Quant’è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza »
(Lorenzo Insigne, Canti Carnascialeschi, Canzona di Bacco)
– “Certo he siete grulli”. Queste le bonarie parole della steward al tornello del settore ospiti, quando ha constatato che avevamo un biglietto di tribuna.
– Il settore ospiti al Franchi è denominato “il formaggino”. Forse perché fa buchi da tutte le parti.
– Il Franchi mi ricorda, così, a memoria:
Un gol in diagonale con guantino amaranto e la neve fuori dal campo; un gol mangiato sulla linea di porta di Raimondo Marino, disintegrando le leggi della fisica; un gol di Monelli da Piazza della Signoria, con Garellik a spasso a coglier mammole; un gol di Roncaglia da Pisa, con De Sanctis a spasso a cogliere funghi; 150 fuorigioco di Caccia annichilito da un febbricitante Padalino; il primo gol (fantasma) di Cavani in campionato con noi.
– Ho notato che le prime note del noto inno viola sono le stesse della canzone dei tre porcellini.
– La fiducia è aumentata quando è apparsa sul tabellone la composizione delle due panchine: Insigne e Hamsik da una parte e Vecino e Matos dall’altra.
– I primi minuti sono stati di studio.
– A tal proposito, portate una scrivania e una cravatta a Pizzarro e avremo un ragioniere perfetto.
– In un attimo però, il nostro stato di sonnolenza si è tramutato in urlo.
– Il sornione Gonzalone, alla prima palla buona, ha disegnato una parabola alla Dunga che ora è affissa nella galleria degli Uffizi.
– Calle non si è lasciato pregare e al volo ha siglato lo 0-1.
– La Viola (un colore che mi provoca daltonismo) ha pareggiato su rigore, concesso per fallo non so di chi su non so chi.
– È bene sapere che i rigori calciati col singhiozzo da Rossi sono tutti da ripetere.
– Sul successivo palo di Cuadrado, mi ha chiamato il cardiologo.
– Mertens non aveva particolarmente brillato. Mertens è stato il match-winner con un diagonale di sinistro su assist perfetto, che manco Giotto, sempre di Gonzalone.
– Gonzalone, che ha giocato con una sdraio sotto le natiche, ha stabilito un record: 2 palloni toccati, 2 assist.
– Del secondo tempo non ho grandi ricordi. La squadra è indietreggiata di 15 metri e la sofferenza si è mangiata tutto, pure la memoria.
– Ricordo la sofferenza e un volo di Reina all’incrocio su tiro di Rossi.
– Ricordo la sofferenza e una entrata di Maggio alla Chiellini con la differenza che si è beccato il rosso.
– Ricordo la sofferenza e mischie furibonde nella nostra area risolte quasi sempre dalla faccia barbuta del muro chiamato Raul.
– Ricordo la sofferenza e un tuffo in area del solito Cuadrado con relativa espulsione. Poi, un sms mi ha informato: era rigore.
– Era ora che avessimo un favore. Da oggi non si parlerà più del fuorigioco di Laudrup nella coppa Uefa di 25 anni fa.
– Ho capito che davvero era finita la partita e la sofferenza solo quando Calle è venuto fin sotto il settore a lanciare la maglia.
– Calle è stato il migliore. Chi nasce Calle non può morire Cuadrado. Per fortuna.
– La torre di Maratona, da oggi, si chiamerà la torre di Valon.
– Felice di esser grullo, in attesa di uscire, ho pensato: ma ora andremo a festeggiare alla basilica di Josè Maria Novella? E a Napoli? tutti a Piazza Dante?
– Senza farsi ingannare dal nuovo soprannome, l’unico Sommo che conosco oggi è Rafaello Sazio.
– A proposito di Rafa:
Alcuni giornalisti si sono lamentati delle conferenze di Benitez. A loro dire, sono inutili. Io invece amplio la mia cultura.
Direttamente dal dizionario calcistico al Rafagnolo:
Turn-over: coerensa.
Squadra: rrosa.
Cuscino: cucino.
Lottare, contrastare: corsa de rresistensa.
Stabilità: echilibrio.
– Su una cosa invece non sono d’accordo con Rafa. Ha dichiarato: per chiudere le partite ci vuole più cattiveria.
No Rafa, quella che ci vuole è la cazzimma.
– Per il turismo in Campania: il mio sogno è Rafa presidente della Regione.
– Certo che il calcio è strano. La Viola ha giocato meglio della Roma e ieri ha perso. Il Napoli ha giocato meglio a Roma e ieri ha vinto.
– Certo che il calcio è strano. Da queste parti, ci sono squadre che hanno beccato 4 frittelle tonde tonde.
Sta cosa mi destabilizza.
– Sull’argomento riporto l’outing di Stefano De Grandis:
Destabilizziamo l’ambiente? Ma se la maggior parte degli abbonati sky sono juventini.
– Dopo lo schianto, controllate la scatola nera di Montella.
– Cosa invidio della Viola? Il loro Gonzalo pezzotto (oggi assente) Borja e Macia il dt.
– Mazzarri si è dichiarato padre putativo di questo Napoli. Per me, è il trisavolo.
– Ma stasera, a sorpresa, il ritorno di Andreazzoli no?
– E chiudo con il titolo di una famosa canzone di un allegro artista fiorentino, Marco Masini.
Vabbè, ditelo voi…
La 10 non si tocca. Auguri auguri.
Forza Napoli Sempre
Gianluigi Trapani