– La notte della vigilia ho avuto problemi d’insonnia. Troppe domande. Ansia?
– C’era tanta elettrica curiosità ed attesa nel vedere il Napoli contro una squadra (e che squadra!) che giocasse a calcio e non a calci. Ansia?
– Ho pranzato tutti pasti a base di unghie. Ansia!
– Appena entrato nello stadio, ho fatto un tuffo nel passato: ho cercato tra i giocatori del Dortmund Riedle e Ricken, due miei vecchi idoli. Non li ho trovati. Purtroppo.
– Appena entrato nello stadio ho fatto un tuffo nel futuro: ho cercato tra le cheerleaders Armero e Zuniga. Non li ho trovati. Forse mancavano i pon pon.
– È stata una serata di gala delle grandi occasioni: io mi sono fatto la barba, lo stadio ha presentato il tutto esaurito, lo speaker ha indossato la giacca e il Minao ha lucidato i mocassini.
– In questi giorni pare che sia andato perso il significato di “timore”: qualcosa di simile è stato ritrovato nelle mutande dei tedeschi al grido “The Champions”.
– I tedeschi sono entrati in campo come un’armata e sono usciti come un gregge.
– All’inizio, le squadre hanno mostrato un esasperato tatticismo. Tanto pressing, compattezza e tanti falli. Hanno giocato a scacchi. Speculari (quanto mi piace scrivere questo termine).
– La velocità di Lorenzo ha messo spesso in difficoltà la retroguardia teutonica.
– Quando loro avevano la palla, la nostra linea difensiva non è mai retrocessa dietro la tre quarti.
– Britos ha avuto più di un’incertezza (per usare un linguaggio corretto).
– Albiol è stato come Bonucci. Identico. Solo con più tecnica, più senso della posizione, più classe, più forza nella marcatura, più elevazione, più…
– L’equilibrio l’ha rotto lui. Sempre lui. Ha accoppato il difensore. Se l’è mangiato come un cavallo mangia una pedina.
– Lo speaker ora da casa sua sta urlando ancora il suo nome.
A letto, ora, ancora gli rispondo.
– Con questo gol, Gonzalone ha segnato 4 gol in 4 partite (col Bologna era regolare).
– Higuain ha fatto ammonire un loro difensore e Britos.
– Lewandoski voleva fregare Reina. Fortuna che il nostro portiere ha imparato a chiudere le gambe.
– Un amico mi ha detto che non gli piace che io deformi i nomi dei calciatori. Bene, caro Pasquale hai ragione, ma mo’ vieni qui e scrivimi : Blashkiwoski, Abbiajang e Mikiritajan.
– Gundogan non ha giocato e non è il nome di un cartone animato.
– Al 43esimo ha iniziato a piovere.
– Al 43esimo ha iniziato a piovere sul bagnato. Per loro.
– Higuain con un tocchetto beffardo ha fatto espellere anche il portiere
– Sul tocco di mano di Weidenfeller, Calle s’è mangiato il gol.
– Da quel momento abbiamo giocato, come ci ha ricordato la coreografia della curva B, 10 contro 12.
– Al rientro in campo, il Dortmund si è trasformato nell’Atalanta di sabato, con la maglia del Verona.
– Più di una volta è mancata solo la zampata vincente.
– Straordinaria la punizione di Insigne: Zico o Baggio, fate voi.
– Se Leonardo da Vinci avesse visto la pennellata di Lorenzo, si sarebbe dedicato al bricolage.
– Non so se sia stata la migliore in assoluto, ma sicuro Inler non l’ho visto mai così presente per tutta la gara. Uno dei migliori.
– Date una caviglia a Valon e lui la sbranerà.
– Maggio mi è piaciuto. Anche Zuzu. Calle sempre prezioso.
– Il figlio Hamsik ha sofferto, giocando con due uomini sempre addosso.
– Grande riconoscimento da parte della curva A per lui. Finalmente non c’è più “solo la maglia” ma anche un cresta dentro.
– Quando Gonzalone esce dal campo, ci si deve alzare ed applaudire.
– Pandev è entrato in campo, ancora seduto in panchina.
– Il Borussia ha colto una traversa.
– Zuzu con un tocco di tacco, come una ballerina, l’ha messa alle spalle di Reina. La partita si è così riaperta.
– Gli ultimi 5 minuti mi hanno ricordato della sofferenza e i tedeschi mi hanno ricordato lo schema “Pampa”.
– Reina è stato superlativo.
– Molto bello anche il gemellaggio con i tifosi tedeschi. Alcuni tra loro hanno cercato il famoso muro azzurro, ma hanno trovato uno tsunami.
– Klopp fa rima con flop.
– “Volevamo dire al mondo che eravamo forti”. A più di qualcuno iniziano a fischiare le orecchie.
– Il Milan, col Celtic, è riuscito a vincere una partita senza rigori.
– La Giuve è riuscita a pareggiare contro dei fortissimi danesi.
– La Danimarca è campione d’Europa di palla a mano.
– Vidal ha ammesso di aver preso la palla con la mano a Milano; Quagliarella, toccato in area, non ha cercato il rigore ed ha continuato. Mi chiedo: ma davvero sta finendo lo stile Juve?
– Nella trasmissione di Caressa dell’altro ieri, mancavo solo i crisantemi a tavola.
– Tosel ha la tessera del tifoso della Juve.
– Domenica c’è il Milan di Balotelli.
Fortuna che domenica c’è anche il Milan di Mexes, di Zapata e di Zaccardo.
– Rafa, al di là del risultato, mi hai fatto godere.
– A breve mi aspetto che qualcuno abbia il coraggio di dire che Cavani era un problema. Scommettiamo?
– Notte, notte. Spero di non soffrire l’insonnia stavolta. In ogni caso, non mi svegliate più. Kitemmuorten.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani